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giovedì 22 agosto 2019

Droga, tanta, dappertutto, ogni giorno quasi, a tonnellate




Una notizia che non manca mai sui giornali, che ormai rientra nella normalità. Narcotraffico, lo scoop del momento, “Cesar el abusador”, una segnalazione degli Stati Uniti di martedì scorso ha dato il via allo scandalo. Sarebbe il capo di una banda che ha inviato tonnellate di droga negli Stati Uniti e in Europa. Numerosi arresti tra cui due ex giocatori di baseball che hanno guadagnato milioni di dollari nella loro attività sportiva. L’avvocato di uno di questi sostiene che Cesar el abusador è profugo perché la stessa procura della repubblica lo avrebbe avvertito dell’imminente ordine di arresto che sarebbe scattato a suo carico.
Un nuovo scandalo che si aggiunge a quelli recenti del piazzamento di bustine di droga in una barberia di Villa Vasquez, provincia Montecristi. Un altro anello di una lunga catena, come l’esistenza di una rete capillare di centri di vendita al dettaglio di droga in tutto il territorio nazionale la cui localizzazione sarebbe nota a tutti, anche e soprattutto alle autorità di controllo che incasserebbero un “pedaggio” quantificato in decine di migliaia di pesos ogni settimana.
Una situazione dalla quale si deduce che il narcotraffico è un pilastro nascosto dell’economia dominicana. Un’attività illecita che si affianca a quelle lecite e che dà lavoro e arricchisce con implicazioni anche nella politica.
l’ex presidente Hipólito Mejía ha confermato di recente di essersi incontrato con il più grande narcotrafficante dominicano di tutti i tempi, Quirino Paulino ex capitano dell’esercito, che ha ammesso di aver esportato negli USA 33 tonnellate di cocaina provenienti dalla Colombia e dal Venezuela dal 1996 al 2004. Per l’ex presidente l’incontro rientra assolutamente nella normalità…
Arrestato dalla DEA americana in territorio dominicano nel dicembre del 2004 con un carico di cocaina di 1.307 kg pari all’equivalente di circa 30 milioni di dollari, è stato estradato negli Stati Uniti dove ha subito una condanna a 10 anni. Ritornato in patria dopo aver scontato la pena, Quirino, non è stato processato per i reati commessi nella Repubblica Dominicana e ha recuperato gran parte dei suoi beni acquisiti attraverso il traffico di droghe.
Narcotraffico, corruzione delle autorità di controllo, della magistratura e dei politici. Un marcio che deve essere eliminato… Un pochino alla volta!