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domenica 25 agosto 2019

Dorian, una tormenta con prospettive di diventare presto un uragano e procede verso di noi...




Ha già un nome, Dorian. È una tormenta con venti interni di 65 km/h e con una velocità di traslazione di 19 km/h con buone prospettive di aumentare di categoria nelle prossime ore.
Il Centro Nazionale di Uragani (CNH) degli Stati Uniti si è messo finalmente al lavoro.
Pur davanti a una previsione di un minimo di 10 tormente e di un massimo di 17 di cui tra 5 e 9 uragani, dopo tre mesi dall’inizio della stagione ciclonica si sono originate soltanto tre tormente di cui una sola ha  raggiunto la categoria di uragano. Da oggi al 30 novembre prossimo dovremmo attenderci quindi una tormenta alla settimana.
Dorian procede deciso nella traiettoria da noi più temuta Portorico-Hispaniola-Cuba-Florida, più o meno come quella di Maria e di Irma del 2017 che però ci hanno soltanto sfiorato.
Portorico non si è ancora ripreso dal passaggio di Maria nel mese settembre di due anni fa che ha provocato direttamente o indirettamente la morte di 3.000 persone e un esodo verso gli Stati Uniti di decine di migliaia di portoricani.
Dorian si trovava alle 5 del mattino di oggi a 890 km a est di Barbados e quindi a 2140 km da Santo Domingo per cui dovrebbe arrivare da noi giovedì o venerdì prossimo sempreché non devii verso nord. Un’ipotesi questa abbastanza plausibile in quanto a sud è presente una barriera di alta pressione. Del resto statisticamente la maggior parte delle tormente che si originano nelle coste africane a un certo punto virano verso nord e si disperdono nell’Atlantico.