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giovedì 20 giugno 2019

Caso David Ortiz: il killer ha sbagliato bersaglio, la vittima predestinata era un'altra...




Ormai non ci sono più dubbi. La ricostruzione dei retroscena dell’attentato a David Ortiz è stata resa nota ieri in una conferenza stampa direttamente dal procuratore della repubblica Jean Alain Rodríguez. Questa versione dei fatti è definitiva e non più soggetta a modifiche. Crederci però è un altro paio di maniche… Jean Alain Rodriguez è legato alla nostra comunità se non altro perché ha fatto parte della Camera di Commercio Dominico-Italiana per diverso tempo, ha trascorso diversi anni in Italia dove ha studiato e parla anche italiano.
Non per questo però l’abbiamo visto intervenire in qualche modo su scandalose sentenze penali che hanno coinvolto alcuni nostri connazionali.
Secondo questa ricostruzione definitiva del procuratore della repubblica:
il committente è un narcotrafficante dominicano legato a un cartello messicano ed è attualmente latitante in quanto ricercato dalle autorità statunitensi;
il movente: un regolamento di conti nei confronti di chi lo avrebbe tradito nel 2011 quando è stato arrestato dalle autorità dominicane per possesso di droga a scopo di spaccio;
il bersaglio: un cugino del committente, il presunto delatore, che si trovava seduto accanto all’ex star del baseball nel locale notturno;
le persone coinvolte: circa una quindicina, undici tratte in arresto, due reclusi nel carcere di Azua e alcuni ancora latitanti;
l’ingaggio del killer, dei pedinatori, degli informatori ecc. sarebbe avvenuto con telefonate a due reclusi del carcere di Azua;
nel locale notturno era presente uno dei complici, un amico del mandante, che avrebbe fotografato la vera vittima predestinata, il cugino del committente, che era vestito con una maglietta nera e indossava pantaloni bianchi;
David Ortiz indossava invece una camicia bianca,  un omone di colore conosciuto da tutti in quanto un idolo dello sport internazionale;
nonostante tutto il killer ha sbagliato il bersaglio;
Per tutto questo complesso svolgimento dell’omicidio su commissione mancato erano stati previsti 400.000 pesos da suddividere tra i partecipanti. Nono è stato pagato alcunché. Tutta questa gente sarebbe stata disposta quindi a rischiare una condanna penale sulla base della parola di un recluso di Azua;
fra le persone sedute al tavolo di David Ortiz c’era il presunto bersaglio, una persona legata al mondo della droga.
Certo che la versione dei fatti o meglio il racconto diffuso dal procuratore della repubblica è molto interessante. L’importante però è che sia definitvo…