L’atteggiamento
dell’Italia nei confronti del Venezuela è controcorrente rispetto al resto
dell’UE. Guaidó non è stato riconosciuto presidente ad interim. Il capo dello
stato sudamericano continua ad essere Nicolás Maduro in attesa di nuove
elezioni. La sostanza dal punto di vista dei rapporti internazionali cambia
poco. L’orientamento italiano è sicuramente equilibrato e volto ad una
soluzione pacifica e democratica della crisi venezuelana. Ricordiamo che
l’Italia ha posto anche il veto in sede europea, impedendo, in occasione del
Consiglio Affari Esteri dell’UE, il 31 gennaio scorso a Bucarest, il
riconoscimento della legittimità di Guaidó come presidente da parte dell’UE.
L’Italia si è
prodigata invece in interventi diplomatici e finanziari per il Venezuela e in
particolare per la numerosa comunità di suoi cittadini residenti. Ha stanziato
circa tre milioni di euro a favore della popolazione civile di cui mezzo
milione destinati ai migranti in Colombia e Brasile e mezzo milione all’UNICEF
per un programma di nutrizione infantile.
C’è stato inoltre
un intervento di integrazione del minimo pensionistico dei connazionali
residenti ed è in corso un programma del valore complessivo di un milione di
euro per permettere la fornitura diretta ai connazionali dei medicinali
diventati irreperibili sul mercato locale.