Tante piccole e
micro imprese vengono avviate nella Repubblica Dominicana, circa la metà hanno
una vita breve. Questo è quanto emerge da un’indagine recente organizzata anche
dall’ufficio della vicepresidenza.
Secondo un
sondaggio condotto dal Failure Institute, il 48,6% delle piccole e micro imprese
fallisce nella Repubblica Dominicana a causa di problemi finanziari e di mancanza
di pianificazione strategica.
L'indagine riguarda
600 imprenditori che hanno gestito almeno un’impresa non riuscita e propone
iniziative pubbliche al fine di garantire che i gruppi vulnerabili possano generare
imprese sostenibili e aumentare l'occupazione delle persone appartenenti ai
ceti sociali più poveri.
Tra le donne, che hanno
rappresentato il 68% del totale degli intervistati, le attività più comuni sono
il commercio, la vendita di cibi preparati, i negozi di alimentari, i saloni di
bellezza e la confezione di capi di abbigliamento; mentre, nel caso degli
uomini, che costituiscono il 32% del campione, il commercio, la vendita di cibi
preparati e i “colmados” o botteghe. Allo stesso modo, l'85% degli imprenditori aveva tra uno e tre
dipendenti al momento della chiusura della propria attività.
Lo studio evidenzia
un'importante differenza per quanto riguarda l'investimento iniziale medio tra
uomini e donne. Gli uomini dispongono di un capitale medio di RD$ 86.288 (circa
USD 1.713), mentre le donne iniziano mediamente con un capitale di RD$ 30.161
pesos dominicani (circa USD 598), quasi un terzo del capitale iniziale maschile,
disparità che si mantiene nel corso della durata dell’attività.