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venerdì 21 giugno 2019

Errare humanum est: anche i killer sbagliano





Anche i killer possono sbagliare, quelli a buon prezzo si capisce, sfatti dalla droga si prestano a tutto. Costano 200.000 pesos. Un po’ pochino e siccome la professionalità va pagata, spesso mancano anche il bersaglio, colpendo un’altra persona oppure commettono errori che li fanno arrestare subito e conducono la polizia all’individuazione del mandante. Gli omicidi su commissione vengono gestiti frequentemente dal carcere da parte di qualche recluso condannato a 20 o 30 anni introdotto nel killeraggio.
Di solito non è consentito l’utilizzo di cellulari nel carcere, ma evidentemente ci sono delle eccezioni. Lo abbiamo visto nel caso David Ortiz del quale solo una cosa finora è chiara ed è che il reclutamento delle persone coinvolte nel tentativo di omicidio è stato organizzato dal carcere di Azua.
Gli errori nell’individuazione dei target sono dovuti qualche volta alla somiglianza fisica o al fatto che le vittime predestinate hanno lo stesso tipo di veicolo oppure abitano nello stesso edificio.
È successo ad esempio nel 2014 alla nipote dell’allora presidente del Colegio Médico Dominicano, Natasha Sing. I due killer hanno incassato 200 mila pesos per uccidere la giovane Zuleica Flores German, vicina di casa della Sing. La loro vittima invece è stata quest’ultima. Si sono confusi perché entrambe avevano lo stesso tipo di autovettura con lo stesso colore e risiedevano nello stesso edificio. Comunque la loro missione una volta scoperto l’errore è andata a buon fine. I killer hanno incassato altri 200 mila pesos e questa volta sono riusciti ad ammazzare la persona giusta. Errare humanum est. Perseverare, diabolicum.
L’anno scorso a La Romana è stato ucciso per errore l’avvocato e pastore protestante Santo Cedeño del Rosario. Un recluso del carcere di Santa Cruz del Seibo ha contrattato tre uomini per uccidere l’avvocato Julio Cesar Ruiz, ma i killer hanno sbagliato bersaglio per la somiglianza fisica dei due avvocati.
Poi c’è il caso clamoroso, ormai secondo gli inquirenti chiuso, di David Ortiz. Il killer avrebbe confuso il suo bersaglio pur essendo in possesso della fotografia della vittima designata, un mulatto di grande stazza e conosciutissimo in quanto ex star del baseball, che indossava una camicia bianca, con un caucasico magro con una maglietta nera…