Haiti licenzia i
parlamentari. Il presidente governerà per decreto e con gli stipendi
risparmiati dei membri del potere legislativo, 16,3 milioni di US$ costruirà 10
scuole superiori. Questo è quanto si legge in un articolo del Listin Diario di
oggi:
Le elezioni legislative
e municipali previste per lo scorso mese di novembre non si sono svolte perché
i legislatori non sono riusciti a concordare un sistema elettorale.
Una situazione
molto particolare che viene definita a ragione dai settori dell'opposizione e
della società civile come una "deriva dittatoriale".
Dall'estate del
2018, con manifestazioni violente viene richiesto il ritiro del presidente
Moise, accusato di corruzione.
L'economia di
Haiti, già molto debole, è entrata in recessione nel 2019 con una riduzione del
PIL nazionale dell'1,2% secondo il Fondo monetario internazionale (FMI).
Tra settembre e
dicembre 2019, la scarsità di carburante ha causato proteste e praticamente una
paralisi dell'intero paese, dove le scuole sono state chiuse per oltre due
mesi.
Parlando con i
giornalisti, Moise ha annunciato che con lo stipendio dei parlamentari
inattivi, una cifra che ammonta a circa $ 16,3 milioni, costruirà 10 scuole superiori.
In Haiti, dove
vivono 11 milioni di abitanti, tre quinti della popolazione vive al di sotto
della soglia di povertà, con meno di due dollari al giorno.