La salma di Nicola
Gerosa, 57enne della Valtellina, ucciso il 17 ottobre scorso a Boca Chica è
giunta in Italia e le sue esequie hanno avuto luogo venerdì nella chiesa
parrocchiale di Chiuro. Ci sono voluti tre mesi e mezzo circa per il rimpatrio
dei suoi resti. Tutto è proceduto a rilento in questo caso. Le indagini non
hanno fatto passi avanti e si persiste con le supposizioni dell’inizio senza
però che siano stati fatti degli arresti.
Nicola si trovava
nella Repubblica Dominicana da qualche anno. Nel 2014 aveva fatto un viaggio di
piacere insieme a degli amici di Chiuro e si era innamorato di Boca Chica. Quando
venne a conoscenza che si poteva rilevare un locale colse l’occasione al volo.
Un caso tipico di “Mollo tutto e vado ai Caraibi” finito malissimo purtroppo.
Rientrava “a
casa” più volte l’anno. Nel 2019 vi era rimasto da giugno a luglio e poi era tornato
nella Repubblica Dominicana deciso a chiudere tutte le sue attività a Boca
Chica e di rimpatriare.
Non è la prima
volta che quando uno straniero decide di liquidare le sue proprietà trova la
morte in circostanze misteriose. Intorno a chi se ne va ci sono sempre delle
aspettative: i concorrenti sperano di acquistare a prezzi stracciati le attività
imprenditoriali, gli amici, i soci e le concubine hanno anche qualche velleità
di beneficiarsi in qualche modo di beni e quattrini del de cuius. Tanto nessuno
verrà mai a fare un inventario. Anche gli immobili possono essere trasferiti in
modo truffaldino.
Lo straniero che
voleva andarsene se ne va comunque, ma non proprio dove intendeva e soprattutto
se ne va per sempre e lascia tutto dov’è , un’eredità giacente che passa alle
persone conviventi che in genere non sono i familiari italiani.
Nicola Gerosa era
proprietario della discoteca Piano Bar di Boca Chica molto frequentata da
turisti. Era anche titolare insieme a un socio italiano della società “Immobiliaria
C.N.” sempre nella stessa cittadina balneare.
Le indagini vengono
condotte in particolare su due filoni quello dei rapporti imprenditoriali e quello
passionale. Niente di nuovo sotto il sole quindi.
In realtà risulta
difficile pensare che effettivamente siano in corso delle indagini. Eppure si
tratta di un agguato mafioso che dovrebbe destare allarme sociale. Per
esperienza si sa che questi efferati omicidi non trovano mai soluzione. È già
successo a Las Terrenas almeno tre volte negli ultimi due anni.