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mercoledì 29 gennaio 2020

Omicidio di Nicola Gerosa a Boca Chica



La salma di Nicola Gerosa, 57enne della Valtellina, ucciso il 17 ottobre scorso a Boca Chica è giunta in Italia e le sue esequie hanno avuto luogo venerdì nella chiesa parrocchiale di Chiuro. Ci sono voluti tre mesi e mezzo circa per il rimpatrio dei suoi resti. Tutto è proceduto a rilento in questo caso. Le indagini non hanno fatto passi avanti e si persiste con le supposizioni dell’inizio senza però che siano stati fatti degli arresti.
Nicola si trovava nella Repubblica Dominicana da qualche anno. Nel 2014 aveva fatto un viaggio di piacere insieme a degli amici di Chiuro e si era innamorato di Boca Chica. Quando venne a conoscenza che si poteva rilevare un locale colse l’occasione al volo. Un caso tipico di “Mollo tutto e vado ai Caraibi” finito malissimo purtroppo.
Rientrava “a casa” più volte l’anno. Nel 2019 vi era rimasto da giugno a luglio e poi era tornato nella Repubblica Dominicana deciso a chiudere tutte le sue attività a Boca Chica e di rimpatriare.
Non è la prima volta che quando uno straniero decide di liquidare le sue proprietà trova la morte in circostanze misteriose. Intorno a chi se ne va ci sono sempre delle aspettative: i concorrenti sperano di acquistare a prezzi stracciati le attività imprenditoriali, gli amici, i soci e le concubine hanno anche qualche velleità di beneficiarsi in qualche modo di beni e quattrini del de cuius. Tanto nessuno verrà mai a fare un inventario. Anche gli immobili possono essere trasferiti in modo truffaldino.
Lo straniero che voleva andarsene se ne va comunque, ma non proprio dove intendeva e soprattutto se ne va per sempre e lascia tutto dov’è , un’eredità giacente che passa alle persone conviventi che in genere non sono i familiari italiani.
Nicola Gerosa era proprietario della discoteca Piano Bar di Boca Chica molto frequentata da turisti. Era anche titolare insieme a un socio italiano della società “Immobiliaria C.N.” sempre nella stessa cittadina balneare.
Le indagini vengono condotte in particolare su due filoni quello dei rapporti imprenditoriali e quello passionale. Niente di nuovo sotto il sole quindi.
In realtà risulta difficile pensare che effettivamente siano in corso delle indagini. Eppure si tratta di un agguato mafioso che dovrebbe destare allarme sociale. Per esperienza si sa che questi efferati omicidi non trovano mai soluzione. È già successo a Las Terrenas almeno tre volte negli ultimi due anni.