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martedì 21 gennaio 2020

Sedi onorarie aperte e chiuse. Il MAIE si aggrappa al nulla…



Ricardo Merlo si aggrappa all’apertura di un consolato onorario per rilanciarsi. Ormai alla frutta, il MAIE si ritrova davanti a elezioni imminenti con una panoramica desolante.
L’espansione MAIE mondiale ha fatto un tonfo. Nella Circoscrizione America Settentrionale e Centrale è tutto da rifare dopo la defezione di importanti candidati e coordinatori.
In Argentina la popolarità è in calo da anni. Tra il 2013 e il 2018 alle elezioni camerali i voti sono diminuiti da 148.000 a 107.000 nella circoscrizione America Meridionale. Un crollo del 24%. Le alleanze parallele con la politica argentina sono fallite con la sconfitta di Macri alle elezioni di dicembre. Non c’è trippa per gatti da quelle parti. I quadri devono guardarsi in giro. C’è la Lega che incalza e quando ci saranno le elezioni sarà un punto di riferimento in grado di sviluppare una politica vera nei paesi con il maggior numero di oriundi italiani.
Le prospettive del MAIE sono scarne, non illudono più. Difficilmente il partitino di Buenos Aires piazzerà ancora un parlamentare a Roma. Gli elettori si riverseranno compatti sui partiti “italiani” che offrono soluzioni concrete al di là del mercanteggio mediocre di chi pensa solo pro domo sua.
Nel 2018 il MAIE si è salvato in corner grazie alla defezione di Adriano Cario dall’USEI e alla fame di consensi della coalizione di governo giallo-verde prima e giallo-rossa dopo, un successo puntellato da presunti brogli. E’ così che Merlo ha ottenuto la carica di sottosegretario.
Ormai però hanno tutti mangiato la foglia. Con ogni probabilità il MAIE perderà quindi ancora qualche parlamentare per strada e a Roma non conterà più nulla.
E allora si punta sullo strombazzamento di meriti che tali non sono e che soprattutto non sono propri.
Il consolato di San Gallo con 60.000 iscritti AIRE è stato chiuso nel 2014. Ora viene aperto un consolato onorario. Non è lo stesso e non c’è alcun motivo di gioia.
Ma il portavoce di Merlo, Ricky Filosa, pompa la vicenda e annuncia la riapertura di un consolato importante con titoli cubitali sul suo giornale, omettendo di mettere in evidenza che si tratta di un semplice consolato onorario e di segnalare la chiusura contemporanea con decreto di 27 sedi onorarie di cui 6 in Brasile.
Comunque le bugie, anche se a fini elettorali, hanno le gambe corte e davanti al MAIE dopo i sette anni delle vacche grasse si profilano moltissimi anni di vacche magre…