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lunedì 20 gennaio 2020

I terremoti nella storia dominicana



Si parla molto di terremoti in questi giorni. Viviamo in un’isola fortemente sismica. Elenchiamo di seguito i principali movimenti tellurici partendo dall’epoca coloniale.
I terremoti di intensità elevata sono all’ordine del giorno nell’isola Hispaniola e quindi anche nella Repubblica Dominicana. Ci sono stati sismi di 7, 8, 9 e 11 gradi della scala Richter. In Haiti nel 1842 la terra si aperse e richiuse inghiottendo centinaia di persone. A Nagua nel 1946 un terremoto di 8,1 gradi della scala Richter distrusse completamente la città provocando “solo” 100 morti perché avvenuto nelle ore del pomeriggio durante una ricorrenza festiva e poca gente si trovava sotto il tetto di casa. Il successivo tsunami di 5 metri si porto via 2000 persone.
Il primo terremoto che registra la storia dominicana ebbe luogo a Santo Domingo il 2 maggio 1551.
Il 2 dicembre 1562, verso le 20:30 circa, un terremoto si verificò nella regione settentrionale, in particolare a Santiago de los Caballeros, Concepción de la Vega e Puerto Plata, che rimasero distrutte. Puerto Plata subì il danno maggiore. La sua intensità era di 11 gradi Richter.
Nel 1673 un terremoto di intensità 9 distrusse completamente Santo Domingo.
Santo Domingo venne distrutta ancora una volta da un terremoto il 9 novembre 1701.
La città di Azua venne distrutta il 18 ottobre del 1701. A Santo Domingo crollarono diverse case ed edifici.
Il 7, 8, 9, 10 e 21 maggio 1842, la catastrofe si abbattette su tutta l'isola. Le terre aperte, quando chiuse più tardi, inghiottirono molte persone.
Il 4 agosto 1946, un terremoto di magnitudo 8,1 scala Richter con epicentro a Nagua provocò 100 morti e il successivo tsunami, 2000.
Va segnalato inoltre il terremoto verificatosi in Haiti nel 2010 dell’intensità di 7 gradi della scala Richter, che provocò la morte di 316.000 persone.