La notizia
dell’arresto del connazionale Corrado Mancini ha sollevato reazioni per lo più
negative. I soliti giustizialisti si sono fatti avanti per primi. Per loro
quando una persona viene arrestata è già colpevole. Si sono dimostrati
contrariati del tono blando del mio articolo dove ipotizzavo che forse era
innocente. Altri invece hanno fatto riferimento alla sua persona in modo non
positivo: “Bel personaggio”, “Non so come corriere della droga, ma, come
truffatore, vista la mia esperienza, non mi dispiacerebbe per una sua
condanna”, “Mi ha fregato 50.000, miserabile, salutami i bagni”,
“Fondamentalmente il lavoro che pubblicizzava era alquanto sospetto. Visto col
senno di poi pare proprio una esca per bisognosi. Io ti faccio avere il visto
gratis più un bel regalo e tu mi fai un piacere” Un altro connazionale sostiene
ancora che il “Mancini gli aveva già fatto la proposta del trasporto di soldi o
di cocaina”. E altri ancora hanno confermato questa ultima informazione con
messaggi vocali.
Altri invece si
sono messi a ridere come se la vera professione di Corrado Mancini fosse nota a
tutti.
Io non ero al
corrente di niente, non lo conoscevo e non ho nemmeno mai chattato con lui. So
solo che il Mancini pubblicava le sue offerte di servizi di consulenza in tutti
i gruppi di Facebook e mai nessuno gli ha rinfacciato le sue malefatte.
Ognuno tragga da
quanto sopra le conclusioni che vuole.