Ci vuole una faccia di tolla a prova di
bomba per richiedere i contributi destinati alla stampa estera per il pseudo
giornale Azzurro Caribe.
Sappiamo che questa, chiamiamola così,
caratteristica non manca a Ricky Filosa. Quest'anno non gli è andata bene. Il
Comites ha bocciato la sua richiesta: cinque consiglieri si sono astenuti,
quattro hanno votato contro e due hanno votato a favore. La storia quest'anno è
finita così. La rivedremo anche l’anno prossimo sicuramente… La speranza è
l’ultima a morire e tentar non nuoce soprattutto per chi non si vergogna di
niente.
Quattro copie, si fa per dire, che
restano giacenti nei locali dove vengono depositate. Articoli copia e incolla,
contenuti politici che interessano il MAIE, partito di cui il Filosa è uno dei
dirigenti, qualche intervista sempre agli stessi personaggi, assoluta mancanza
di dati informativi e logistici sulla testata… Eppure il Filosa ha percepito
diverse volte questi contributi. È bene, a quanto pare, osare sempre, anche
quando sembrerebbe assurdo. Bravo Ricky! Il Filosa, quindi, a fronte delle poche ore impiegate per questo pseudo
giornale, gradito soprattutto ai bambini che quando lo trovano si dedicano a
colorarlo, visto il suo contenuto in bianco e nero, incassa soldi a palate. Invece, i membri dei Comites, che dedicano tempo e spese di tasca propria a favore
della comunità italiana, si vedono ridurre le disponibilità e devono attingere
sempre più spesso per le loro iniziative alle loro tasche.
Questo è il potere della politica e dei
politicanti per lo più disonesti. Ricky Filosa quando parla e agisce sembra che
lo faccia nell'interesse esclusivo del cittadino residente all'estero, invece, come gli altri aderenti al MAIE, pensa solo al suo tornaconto. Questo è poco ma
sicuro!