All'esteso
controllo del territorio haitiano da parte delle bande e all'incontrollabile
ondata di violenza che queste esercitano, si aggiunge la crescente presenza di
gruppi musulmani in quella nazione.
Organismi di
sicurezza di vari Paesi hanno documentato più di cinquanta nuovi centri
musulmani ad Haiti, comprese scuole islamiche simili a quelle che diedero
origine ai talebani che finirono per controllare l'Afghanistan.
Decine di
organizzazioni musulmane si sono fatte strada ad Haiti grazie ai finanziamenti
di varie ONG, università musulmane e altri tipi di organizzazioni.
L'imam (leader
musulmano) Bilal Al Habashi, cittadino haitiano, ha rivelato in un programma
radiofonico che dal 2009 ad oggi nel suo Paese sono state installate 40 moschee
musulmane, di cui solo l'organizzazione da lui guidata ne ha costruite 18
grazie al sostegno della Turchia.
Un gran numero di
ragazze haitiane vengono portate all'Università islamica di Madinah in Arabia
Saudita quando finiscono il liceo.
Le organizzazioni
musulmane hanno finanziato l'espansione delle moschee e la promozione della
crescita dell'Islam trovando terreno fertile grazie alla miseria, alla violenza
e alla corruzione diffuse in quel Paese.
Le segnalazioni al
riguardo hanno destato preoccupazione tra le autorità dominicane e statunitensi,
per la possibilità che a causa della fragilità istituzionale e della corruzione
haitiana in quel Paese, si insedino cellule di gruppi fondamentalisti che
considerano l'Occidente il loro nemico.