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giovedì 13 aprile 2023

L'ospedale italiano di Venezuela è sparito nel nulla e il MAIE tace

 



 

Nel febbraio del 2020, l’allora Sottosegretario agli esteri Ricardo Merlo sosteneva entusiasta: “Questo ospedale è tra le cose più importanti che il governo ha fatto per gli italiani all'estero”. Come al solito il politico italo-argentino, presidente del MAIE coglieva la palla al balzo per una sua promozione elettorale. Peccato che a gestire l'iniziativa dell'”Hospital” ci siano stati alcuni membri del suo partito, in particolare Ugo Di Martino e suo figlio Vincenzo. Ugo Di Martino era al tempo vice coordinatore del MAIE in Venezuela. Il giornale Italiachiamaitalia del dirigente MAIE Ricky Filosa festeggiava al tempo a tambur battente l'iniziativa. Ora però tace…



Questi sono i titoli di alcuni giornali pubblicati recentemente sul tema dell'Hospital: “La struttura fantasma e la saga dei Di Martino. I soldi dell'ospedale italiano finiti in cene a Maracaibo. Il trucco alla venezuelana: una fondazione raccoglie finanziamenti, poi modifica gli statuti e l'ambasciata la rinnega. Infatti, l'ambasciatore italiano del Venezuela nel mese scorso ha congelato il conto bancario della fondazione con 80.000 dollari raccolti. Ha voluto sventare così ulteriori illeciti e tutelare la comunità italiana.

Un’iniziativa nata male perché guidata da politicanti senza etica come spesso accade con i politici italiani e il MAIE non potrebbe essere un'eccezione anche se si presenta come unico partito non romano che fa, quindi, gli interessi degli italiani che si trovano all'estero. C'è, però, una particolarità che lo distingue: al suo interno in Sudamerica i suoi leader non parlano italiano o lo parlano in modo molto stentato.