Nella guerra russo-ucraina c'è già uno sconfitto: il
dollaro. Il mondo unipolare si sgretola e anche il miracoloso “biglietto verde”
che, partendo da carta straccia e spesso anche dal nulla, acquista valore e sostituisce
in gran parte l’oro come riserva delle banche centrali, è destinato a crollare
miseramente.
A livello mondiale, il dollaro assume inoltre il
ruolo di moneta di scambio per le transazioni internazionali. Ma questa sua
funzione, che ha favorito per tanti anni
il paese emittente e cioè gli USA e che ha arricchito incommensurabilmente un’élite
finanziaria costituita da un gruppetto
di famiglie, è legata a un mondo unipolare sotto la direzione del “deep state”
o “stato profondo” che controlla la potenza nordamericana.
Questa élite è proprietaria anche di tutte le banche
centrali del mondo tranne poche. E se si
vuole sapere quali sono queste poche, basta vedere quali sono stati negli ultimi
anni i peggiori nemici degli Stati Uniti: Russia, Libia, Irak, Iran e Siria.
Con l’Irak e con la Libia la situazione
è stata risolta agevolmente e i relativi capi di stato sono stati uccisi
(eliminati?)
Se la Russia, l’Iran e la Siria non hanno fatto la
fine di Irak e Libia, ciò si deve semplicemente alla forza militare della
Russia che non rende possibile una veloce “soluzione finale”.
Il conflitto russo-ucraino ha messo in evidenza
ulteriormente la debolezza degli USA dal
punto di vista militare e l’inettitudine dei servili capi di stato europei.
Tanti stati quindi prendono le distanze
dall’unipolarismo. I petrodollari sono
in procinto di scomparire, verranno sostituiti da uno yuan legato all’oro. Il “miracoloso”
biglietto verde, respinto da tutti, tornerà negli Stati Uniti provocando un’inflazione
micidiale il che a livello economico equivarrà all’impatto di diverse bombe
atomiche…