Un momento di
tensione è stato vissuto ieri nel “Palacio de Justicia” di Ciudad Nueva, dove
decine di militanti del Partito della Liberazione dominicano (PLD) si sono
riversati per chiedere il rilascio di ex funzionari legati alla rete di
corruzione Operazione Calamar.
I manifestanti sono
arrivati a piedi dalla Casa Nazionale del PLD, dove stavano manifestando,
hanno cercato di entrare nella sede del Palazzo di Giustizia, ma gli agenti di
polizia hanno lanciato lacrimogeni per disperderli.
Molti dipendenti e altre
persone all'interno del Palazzo di Giustizia sono corsi fuori per evitare di
essere feriti, nel caso in cui i simpatizzanti del PLD fossero riusciti a
entrare nell'edificio.
Immediatamente, i
vertici politici hanno sfondato i vetri di una delle porte del palazzo e hanno
anche provocato lesioni a tre poliziotti, un capitano, un tenente e un
brigadiere.
L'ex vicepresidente
della Repubblica Jaime David Fernández Mirabal, legislatori e membri del PLD si
sono recati al Palazzo di giustizia per protestare contro l'arresto dell'ex
candidato presidenziale Gonzalo Castillo, José Ramón Peralta, Donald Guerrero,
tra gli altri coinvolti nel caso Calamar.
L'accusa
preliminare del pubblico ministero nei confronti degli imputati è di
associazione a delinquere, appropriazione indebita, falsificazione di atti
pubblici e privati, corruzione e finanziamento illecito di campagne elettorali
su scala senza precedenti, riciclaggio di denaro, tra gli altri.
Alla base di tutto
ci sarebbe una truffa nei confronti dello stato ammontante secondo le stime a RD
19 miliardi ovvero a circa 350 milioni di euro.