Riprendono gli arresti per imputazioni
di corruzione riguardanti il governo passato. Nell'ambito dell'operazione “Calamar”
una delle tante (“Pulpo”,“Coral”,“Medusa”,“Caracol”), questa volta è toccato
all'ex direttore del CEA (Consiglio Statale dello Zucchero), Luis Miguel
Piccirillo.
La vicinanza delle elezioni del 2024 si
fa già sentire e, quindi, questi arresti, che finora non hanno quasi mai
portato a una condanna e che riguardano solo figure di secondo piano, rientrano
nelle manovre rielezioniste dell'attuale governo.
l Piccirillo sono nella Repubblica
Dominicana da ben oltre un secolo. Il loro antenato comune è Francesco
Piccirillo, un immigrato italiano. Attualmente portano questo cognome nel paese
che ci ospita 139 persone. Solo circa il 10% dei Piccirillo ha mantenuto la
cittadinanza italiana.
C'è stato un tempo in cui la famiglia
Piccirillo era molto influente. Ai tempi della dittatura di Trujillo è stato persino
composto un merengue ”Quien no quiere ser Pichirilo” (chi non vuole essere Piccirillo”.
La famiglia però non parteggiava per il dittatore per cui molti di loro hanno
dovuto espatriare e altri hanno cambiato il cognome.
Nella Repubblica Dominicana “pichirilo”,
questa è la pronuncia del cognome in spagnolo, è sinonimo di persona ben
vestita, elegante.