Quasi 300 studi
di laboratorio hanno dimostrato che se la concentrazione atmosferica di CO2
raddoppiasse dagli attuali 400 ppm (parti per milione) a 800 ppm, la resa
agricola sarebbe di oltre il 50% maggiore; e nel periodo preindustriale, quando
la concentrazione di CO2 era di 100 ppm inferiore, la resa agricola era del 10%
inferiore a quelle di oggi.
Maggiore CO2
favorisce la produzione di glomalina, una glicoproteina prodotta da funghi che
vivono in simbiosi con le radici delle piante. Essa svolge un ruolo fondamentale
per la salute del suolo, promuovendone l'aggregazione che, a sua volta, aiuta a
proteggere il suolo dall'erosione e ne migliora la fertilità, creando un
ambiente più stabile per la vita microbica e le radici delle piante.
Veniamo allarmati
perché oggi il pianeta è più caldo di prima. Ma prima che la scienza del clima
fosse politicizzata, i periodi caldi erano benedetti come «optimum climatici»,
perché il riscaldamento, rendendo possibile maggiore abbondanza di cibo,
liberava la popolazione dalla preoccupazione della sopravvivenza quotidiana e
le consentiva di dedicarsi ad altro. E quando ai prosperi periodi seguivano
raffreddamenti globali, questi furono caratterizzati da carenza di raccolti e
carestie. In effetti, tutte le informazioni disponibili confermano che è dal
1690 che il pianeta si riscalda. La più lunga raccolta di dati di temperatura
regionale al mondo, misurata in modo continuo e basata su termometri, risale a
più di 350 anni fa: sono i dati «Hadcet che raccolgono le temperature
dell'Inghilterra centrale dal 1659, nel pieno della Piccola era glaciale, il
periodo più freddo del pianeta degli ultimi 8000 anni. Quando, negli anni
successivi al 1690 il pianeta cominciò, fortunatamente, a riscaldarsi, lo fece
con una velocità doppia del riscaldamento degli anni 1980-2000, a riprova che
non solo il caldo attuale ma anche la velocità di riscaldamento attuale non è,
come ci viene costantemente ripetuto, “senza precedenti”. Veniamo allarmati
dell'innalzamento del livello degli oceani. Ma è da 10.000 anni che il livello
degli oceani aumenta! Nel complesso oggi è più alto di oltre 100 metri rispetto
a 10.000 anni fa. All'inizio di questo periodo, l'innalzamento fu veloce,
dell'ordine di 20 mm/anno, ma è da un paio di secoli che esso si è stabilizzato
a circa 3 mm/anno. Quindi l'attuale tasso di crescita del livello dei mari
cominciava in corrispondenza di un riscaldamento che, per forza di cose,
dovette iniziare molto prima (nel 1690, appunto), quando la CO2 di origine
umana non poteva avere alcun ruolo, perché assente. Per farla breve, il nostro
pianeta è oggi in ottima salute.