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venerdì 13 dicembre 2024

Studio di Pfizer-Biontech: più anomalie nei bimbi nati da gestanti vaccinate

 



Finalmente ci sono i dati, finalmente la verità sta emergendo proprio grazie a quella scienza che in questi anni è stata completamente calpestata e messa da parte. La scienza che si basa sugli studi che assicurano la sicurezza dei farmaci, prima di somministrarli. Ed ecco che arriva il verdetto: vaccinare contro il Covid le donne in gravidanza è rischioso, molto rischioso. È la stessa Pfizer-Biontech ad ammetterlo. Nella scorsa puntata di Fuori dal Coro, il programma condotto da Mario Giordano il mercoledì sera su Rete4, è stato mostrato in esclusiva lo studio che la casa farmaceutica ha condotto su 348 donne incinte e 335 bambini nati dalle partecipanti. Il titolo non lascia spazio a dubbi: «Studio per valutare la sicurezza, la tollerabilità e l'immunogenicità del vaccino a Rna Sars- Cov-2 contro il Covid-19 in donne sane in gravidanza di 18 anni d'età e superiore». Lo studio è commissionato da Biontech e Pfizer compare tra i collaboratori. Il paragrafo relativo ai neonati che hanno manifestato effetti avversi di particolare interesse, come ritardi nello sviluppo e anomalie congenite nei primi sei mesi d'età, mostra che su 156 bimbi nati da donne vaccinate, il 5,1% ha registrato gravi reazioni. Per quanto riguarda i 159 bambini nati da donne non vaccinate in gravidanza, solo l'1,3% da registrato effetti avversi. Numeri che mostrano che il tasso di donne vaccinate mentre erano in dolce attesa che hanno partorito bambini con anomalie congenite anche gravi è quasi quattro volte superiore a quello delle gestanti non vaccinate. Se questi dati fossero stati pubblicati prima, quanti danni ai bambini si sarebbero potuti evitare? Nella circolare del ministero della Salute che contiene le linee guida per la campagna vaccinale di quest'inverno si legge chiaramente che la puntura contro il Covid è raccomandata alle donne in qualsiasi trimestre di gravidanza. Ma alla luce di questi nuovi dati fondamentali, non sarebbe meglio cambiare le raccomandazioni? Non sarebbe meglio far vincere la prudenza e rimodulare il rapporto rischio-beneficio? Per proteggere le mamme e soprattutto i bambini.