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mercoledì 15 maggio 2024

Il premier slovacco Robert Fico ha subito un attentato e versa in gravissime condizioni



Tre colpi di pistola hanno raggiunto Robert Fico, due nelle braccia, uno nello stomaco. La sua prognosi è riservata. Attualmente il premier slovacco è sottoposto a intervento chirurgico. L'attentato ha avuto luogo a Handlova, una città slovacca 150 km a nord-est della capitale Bratislava. L'attentatore è stato arrestato. Si tratta di un ex agente di sicurezza privato settantunenne, ora poeta, scrittore, fondatore di un club letterario e autore di numerosi racconti. Avrebbe sparato perché in disaccordo con la politica del governo.

Di recente il primo ministro slovacco Robert Fico ha dichiarato che l'Ucraina non è un paese indipendente e sovrano, ma sotto  totale controllo e influenza degli Stati Uniti. Ha inoltre ribadito che il suo Paese non fornirà mai più armi all'Ucraina, di essere contrario all'ingresso dell'Ucraina nella NATO e che su questo eventualmente sarebbe disposto a porre il veto in quanto scatenerebbe la terza guerra mondiale. Ha inoltre accusato l'Ucraina di essere uno dei paesi più corrotti al mondo di cui non si sa dove scompaiano gli aiuti che le vengono inviati. A suo avviso il conflitto con la Russia, che dura da oltre due anni, non ha una soluzione militare e l'Ucraina dovrà cedere parte del suo territorio.

martedì 14 maggio 2024

Il divieto di vendita di bevande alcoliche vigerà a partire dalle 7 di sabato




La Direzione per il controllo delle bevande alcoliche (Coba) del Ministero dell'Interno e della Polizia ha inviato una comunicazione a tutte le imprese del Paese informandole che a partire dalle 7 di sabato 18 maggio entrerà in vigore il “divieto elettorale”. Sarà vietata la vendita e la distribuzione di bevande alcoliche su tutto il territorio nazionale.

Questa restrizione sarà in vigore  24 ore prima e 12 ore dopo la conclusione del processo elettorale di domenica prossima.

Due sorelle di Bonao sono morte mentre erano dirette via terra da El Salvador verso gli Stati Uniti

 



Due sorelle Sábana del Puerto, Bonao, sono morte durante il viaggio attualmente più in voga noto come “Vuelta por México”, che aveva come destinazione finale gli Stati Uniti.

La prima delle sorelle è stata identificata come Arisbelkis Valdez Rosario, morta cadendo dal camion sul quale viaggiava con altri immigrati nella comunità di San Antonio Pajonal, nel dipartimento di Santa Ana, zona al confine con il Guatemala.

Al momento del riconoscimento del corpo, le autorità salvadoregne hanno spiegato di aver trovato addosso alla donna 6.500 dollari e un cellulare e che non presentava segni di violenza.

La seconda sorella, Daniela Valdez Rosario, è morta in Guatemala dopo aver accusato un mal di stomaco dovuto ad una presunta indigestione. Valdez è stata ricoverata in un centro sanitario in compagnia di un minore, che sta bene e che si trova presso il centro sanitario.

La madre delle due donne è partita questa mattina con un volo per El Salvador per le operazioni di rimpatrio della prima salma e successivamente per il Guatemala.

domenica 12 maggio 2024

Turista arrestato per false recensioni al ristorante italiano in Thailandia: “Voleva vendicarsi”

 



Il 21enne britannico è stato identificato e arrestato dalla polizia a Bangkok dopo essere tornato in Thailandia. Al termine di un indagine per diffamazione, infatti, vi era un mandato di arresto nei suoi confronti.

Inventarsi false recensioni online per ripicca nei confronti di un locale non è cosa bella ma in alcuni casi si rischiano anche conseguenze penali. Lo ha scoperto a sue spese un cittadino britannico in Thailandia che è finito addirittura agli arresti con l'accusa di aver scritto o comunque inventato false recensioni a una stella nei confronti di un ristorante del posto. Il 21enne è stato identificato e arrestato dalla polizia giovedì scorso al termine di un’indagine per diffamazione. È stato arrestato a Bangkok dopo essere tornato in Thailandia perché contro di lui era stato emesso un mandato nell'agosto del 2023.

I fatti contestati risalgono a metà del 2022 quando il giovane aveva litigato con il proprietario di un ristorante di cucina italiana.

Dopo l'alterco, il proprietario del locale ha affermato di aver notato che la valutazione del suo ristorante su Google in poche ore era scesa improvvisamente e drasticamente da 4,9 a 3,1 stelle. Il ristorante in pratica era stato inondato di numerose recensioni a una stella che contenevano informazioni false. Secondo il gestore, il sospettato e i suoi amici avrebbero complottato per bombardare il ristorante con commenti negativi in ​​un breve periodo di tempo.

Per questo aveva presentato una denuncia alla stazione di polizia, sostenendo che il ristorante aveva subito danni alla reputazione e ai profitti a causa dell'atto doloso. Gli investigatori avevano avviato le indagini che poi hanno portato al mandato di arresto ma a quel punto l'inglese aveva già lasciato il Paese. Al suo ritorno, però, la polizia lo ha identificato e arrestato. Se condannato rischia fino a due anni di carcere.

 

Fermato dalla polizia per una foto in un bar, bloccato per tre mesi in Turchia

 



Qualche scatto con il telefonino all’interno di un bar, per immortalare il ricordo di uno sprazzo di vacanza. Una mano che piomba addosso, impossessandosi del cellulare. Poi il caos. È l’inizio dell’odissea turca dell’udinese Adelmo Ivano Musso – pensionato settantatreenne, un passato lavorativo di cuoco al servizio, fra l’altro, di due Ambasciate italiane, a Berna e a Stoccolma –, da poco rientrato in Italia dopo più di tre mesi di permanenza forzata a Istanbul, seguiti ad un giorno di arresto. «La vicenda che mi è capitata – testimonia il protagonista della disavventura – è talmente surreale e preoccupante che desidero raccontarla per far capire cosa può nascere, in certi luoghi, da gesti che noi consideriamo assolutamente normali e legittimi. Mi trovavo a Istanbul: ero arrivato il 28 dicembre, avrei dovuto fare rientro a casa il 16 gennaio. Non è andata così». Tutta colpa di alcuni clic in una caffetteria, appunto. «Era il 6 gennaio. Mentre stavo seduto a un tavolino scattai delle foto: nell’inquadratura rientrava una persona, ripresa di spalle. All’improvviso un soggetto che si trovava dietro di me mi ha sfilato con violenza il telefonino dalla mano, accusandomi di aver violato la privacy. È seguito un momento di grande confusione, con l’arrivo di uomini in divisa e senza alcuna possibilità di chiarimento da parte mia. Sono stato trasportato al posto di polizia e lì trattenuto per 26 ore, in uno stato di totale isolamento: non è stato messo a mia disposizione un interprete, per poter dare delle spiegazioni, né mi è stato concesso di comunicare con il nostro Consolato».  In quelle ore drammatiche, però, Musso mai avrebbe immaginato che sarebbe dovuto rimanere a Istanbul per i tre mesi successivi. «Per effetto della denuncia sporta nei miei confronti – spiega – mi è stato impedito di lasciare la Turchia, con l’obbligo di firma al comando di polizia ogni lunedì». Tutto questo è andato avanti dall’8 gennaio al 15 aprile, quando finalmente la situazione si è sbloccata. «Il Consolato italiano di Istanbul – ricostruisce il pensionato – mi ha consigliato un avvocato, cui mi sono rivolto ma che purtroppo non ha seguito il mio caso correttamente, determinando il protrarsi di uno stallo che avrebbe potuto essere superato in pochi giorni. Per un po’ sono rimasto in albergo, poi fortunatamente ho trovato ospitalità nel monastero dei padri Domenicani dei Santi Pietro e Paolo in Galata, che mi hanno accolto per ben 82 giorni. L’avvocato, nel frattempo, mi teneva in sospeso, con continui rimandi che si sono prolungati fino a fine marzo». È stato grazie all’aiuto dei frati che Musso ha trovato un secondo legale, «una donna»: «In due settimane – spiega l’udinese – ha risolto e chiuso la mia causa, dandomi così la libertà di rientrare in Italia, in data 19 aprile». «Purtroppo – commenta poi – devo dire che il nostro Stato non ha fatto nulla per assistermi, nonostante le pesanti difficoltà in cui mi trovassi. Dal Consolato non ho ricevuto l’attenzione necessaria: spiace rimarcarlo, ma mi sarei aspettato un’assistenza e un supporto ben diversi. Per fortuna – ribadisce – alla fine ho incontrato i Domenicani, cui va tutta la mia gratitudine: senza di loro, che con estrema umanità e generosità si sono resi disponibili ad ospitarmi nei loro spazi e dimostrati pronti a darmi una mano per arrivare ad una soluzione, non so davvero come avrei fatto».

Ricky Filosa scopre le sue carte

 



Non è un segreto per nessuno che Ricky Filosa appartiene alla cerchia più esclusiva dei leader del MAIE, “l'unico partito non romano”, tanto per citare il suo slogan preferito. Filosa ha richiesto ancora una volta al Comites Santo Domingo il nulla osta per i contributi all’editoria richiesti per il suo giornale Azzurro Caribe. È stata quindi convocata l’assemblea straordinaria prevista dalla legge a tal fine, che si è svolta il 30 aprile in modalità virtuale. I consiglieri, il cui operato è volontario, sono stati scomodati dopo che l’anno scorso si erano già pronunciati negativamente sulla sussistenza dei requisiti di legge necessari per l’ottenimento del contributo.  Filosa ha riproposto la sua richiesta per il 2023, non ha fornito dati nuovi di sorta, si è solo basato come al solito sulla percezione che i membri del Comites hanno del suo giornale, la quale per la verità è insufficiente quest’anno, come lo era l’anno scorso, per definirlo diffuso a livello nazionale e con contenuti interessanti per la comunità. Si parla, però, di cifre che si avvicinano molto ai 100.000 euro annuali, il che lo si deduce dal fatto da prima del 2015 al 2021 compreso, Filosa ha incassato oltre 200 mila euro dal Dipartimento dell’Editoria con una cifra annuale che aumenta considerevolmente di anno in anno anche talvolta del 50%. Nel 2022, anno di riferimento 2021, sono stati incassati 76.837 euro. La richiesta per il 2022, ancora sotto l’esame della Presidenza del Consiglio, deve essere stata superiore come del resto anche quella relativa al 2023. Una bella sommetta che si aggira con ogni probabilità sui 200.000 euro. E sono tutti “rimborsi”…

Filosa è “hard to die” come si dice in inglese. Persiste e non molla. Con queste cifre che si aggirano sui 6.500 euro al mese da ricevere per 24 mesi retroattivamente vale anche la pena di non mollare, soprattutto quando si hanno le relazioni giuste.

Nella foto vediamo Ricardo Merlo presidente del MAIE e Giorgio Silli, Sottosegretario agli esteri. Dice Filosa nel suo articolo su ItaliaChiamaItalia: “Di solito quando Ricardo Merlo si muove non lo fa per caso e quando posta una foto politica o istituzionale sui suoi seguitissimi canali social, oltre centomila followers, lo fa per un motivo ben preciso: lanciare un segnale. Forse proprio questo o forse no il significato della foto di Merlo presidente del MAIE che stringe la mano al Sottosegretario agli esteri Giorgio Silli che guarda caso è candidato alle europee nella lista Forza Italia. Sarà che il Movimento Associativo Italiani all'Estero si prepara a sostenere la lista Forza Italia-Noi Moderati in occasione delle elezioni di giugno? Oppure sarebbe un sostegno ad personam, ovvero a favore di Silli candidato?

Certo che la posizione del viceambasciatore Rodolfo Colaci sui contributi all'editoria di Azzurro Caribe desta perplessità. Il Comites ritiene per la seconda volta che il giornale, tra l'altro formalmente esistente da un anno, pur ricevendo contributi da prima del 2015, non è diffuso nel territorio e le sue pubblicazioni non interessano i connazionali. Il diplomatico invece considera il giornale uno “strumento” per la promozione della lingua italiana in loco. Una tesi originale ma forzata. Potrebbe esserci di mezzo un interessamento del sottosegretario agli esteri alla ricerca di voti per le prossime elezioni? Chissà. Che sia questo l’asso nella manica del giornalista Ricky Filosa? Comunque, se si vogliono “strumenti” per la promozione della lingua italiana, è inutile strapparli al Dipartimento dell'Editoria di Palazzo Chigi a titolo di contributi all'editoria quando i presupposti di legge a tal fine non sussistono.

sabato 11 maggio 2024

È partito per l’Italia Il turista italiano che ha lanciato una tazza di caffè a un agente Politur



Il turista italiano Antonio Pinto, rimasto coinvolto in un incidente all'aeroporto internazionale José Francisco Peña Gómez Las Américas, lanciando una tazza di caffè ad un agente della Polizia del Turismo (Politur), è partito venerdì per il suo paese con un volo di linea .

Lo straniero, che si trovava nel paese da più di un mese, si sarebbe arrabbiato perché l'ufficiale del Politur di nome Ogando gli aveva fatto notare che non poteva rimanere nell'area check-in dell'aeroporto perché non aveva né biglietti aerei né la prenotazione per il viaggio.

È stato riferito che Pinto aveva problemi di salute mentale e che i suoi farmaci di controllo erano finiti giorni prima e si trovava in uno stato di salute “difficile”.

Dopo l'accaduto, lo straniero è stato trasferito dagli agenti della Direzione Centrale della Polizia del Turismo all'ospedale Padre Billini, dove è stato assistito e medicato dagli specialisti del suddetto presidio sanitario.

"Quella persona era in uno stato calmo e cosciente all'aeroporto di Las Américas, dove l'abbiamo scortata fino a quando non ha lasciato il Paese calmo e tranquillo", ha dichiarato il funzionario della Politur.

L'ufficiale aggredito, invece, è rimasto illeso, poiché il caffè non le ha fatto alcun male, per cui ha deciso di non sporgere denuncia contro lo straniero.

Il vicedirettore del Politur dell'AILA, colonnello Almonte Marte, ha dichiarato che al turista sono state fornite tutte le agevolazioni affinché potesse rientrare senza problemi nel suo Paese, l'Italia, questo venerdì e ha aggiunto che i parenti del passeggero hanno contattato il personale dell'ambasciata italiana nel Paese, spiegando lo stato di salute del loro parente.

"È importante ricordare l'importanza della salute mentale e la necessità di avere i farmaci appropriati per evitare situazioni come questa", ha riferito l'ufficiale.

Occhio alla droga dello stupro: è dappertutto

 



Viene chiamata la “droga dello stupro” e si associa alla violenza sessuale sulle ragazze. Un fenomeno in crescita da quanto riportato da diversi centri sanitari del nostro Paese con un aumento di accessi al pronto soccorso del 50% nell'ultimo anno. Le sostanze utilizzate possono avere effetti sedativi ipnotici e dissociativi. Vengono somministrate alla vittima sciolte nelle bevande alcoliche senza che la persona se ne renda conto. In Italia diverse sostanze dopanti stanno prendendo piede e vengono usate come droghe dello stupro. L'associazione con alcool ne potenzia gli effetti sedativi e amnesici. Il ricordo degli avvenimenti è frammentato durante l'effetto della sostanza e ciò impedisce la ricostruzione della violenza subita. La vittima ignara sperimenterà perdita dei freni inibitori, inibizione della volontà, azzeramento della coscienza e sarà incapace di resistere alle avance. E non solo, l'uso di sostanze psicoattive viene impiegato anche per furti aggressioni raggiri e sottomissioni della vittima alla volontà dell’abusante. La combinazione tra ricerca farmacologica, che ha introdotto un maggior numero di principi attivi disponibili, e l'utilizzo del web, che ha portato ad una maggiore diffusione e accessibilità, hanno fortemente aumentato l'abuso di psicofarmaci ed il loro uso improprio. Così vediamo come le cosiddette “droghe da stupro” siano facilmente usate nei locali dall'aggressore, il quale avvista una ragazza, si avvicina e le offre da bere con l'intento di sciogliere nel suo cocktail il farmaco che blocca la memoria della vittima per circa 2-4 ore, il tempo necessario per fare della vittima ciò che si vuole. Al risveglio, la ragazza non ricorda più nulla, solo delle immagini confuse che sembrano somigliare più ad un sogno che a un fatto realmente accaduto. Il corpo, tuttavia, parla di chiari ed evidenti segni di violenza sessuale. Quanto dura l'effetto nell'organismo? La sostanza assunta viene eliminata dall'organismo rapidamente e gli effetti svaniscono tra le 8 e le 12 ore. La rapida eliminazione ne rende difficile la determinazione nei liquidi biologici dopo la denuncia che avviene generalmente a molte ore di distanza. Le storie sono tutte tristemente uguali in Italia come all'estero. Nessuna ricorda cosa è successo. Regole di buon senso per evitare questi problemi è che andando ad una festa o in locale è bene non allontanarsi dal banco lasciando incustodita la bibita ordinata oppure mai perdere di vista la consumazione; conviene tenere sempre il bicchiere in mano, farsi servire dai gestori bottiglie che vengono date chiuse col tappo, mai bere dal bicchiere di persone che non conosci e non accettare drink da chi non si conosce bene, proprio come dicevano i genitori quando eravamo piccoli: “non accettare doni da sconosciuti”.

Contributi ad Azzurro Caribe, un giornale che non si vede da nessuna parte, che è legato a un partito politico, il MAIE, ma che aspira a un rimborso spese superiore a 6.403 euro ovvero circa RD$416.000 al mese

 



In data 30 aprile 2024 si è tenuta l'assemblea straordinaria del Comites Santo Domingo convocata con il seguente ordine del giorno: 1) Parere preventivo obbligatorio del Comites in merito alla richiesta dei contributi all'editoria da parte del periodico Azzurro Caribe (ai sensi dell'articolo 2 comma 4 lettera h della legge numero 286 del 2003); 2) Varie ed eventuali.

Ricky Filosa membro del Comitato di presidenza del MAIE, editore di ItaliaChiamaItalia, che se non è la testata del partito poco le manca, ha riproposto la richiesta di contributi per il suo giornale di riserva, del quale è l'editore, dopo il rifiuto del nulla osta espresso dal Comites nel 2023 per le erogazioni relative al 2022.

Nel 2021 (anno di riferimento 2020) sono stati erogati a Filosa per questo suo secondo giornale 76.837 euro a titolo di contributo all’editoria, pari a 6.403 euro al mese. Si presume che nel 2022 (anno di riferimento per i contributi 2021) la richiesta sia stata superiore, nonostante la pandemia nel 2021 fosse al suo massimo livello e nonostante che la diffusione del giornale avvenga prevalentemente mediante deposito di alcuni numeri nei ristoranti e nei negozi (rimasti gran parte dell’anno chiusi per lockdown) quasi esclusivamente nel Distrito Nacional e quindi non in tutto il territorio nazionale.

Anche questa volta il Comites, con cinque voti contrari, uno favorevole e quattro astenuti, ha negato il nulla osta all'erogazione dei contributi ad Azzurro Caribe.

Al riguardo nel corso dell’Assemblea si sono espressi tre consiglieri e il diplomatico Rodolfo Colaci in rappresentanza dell’ambasciata.

Il consigliere Flavio Bellinato si è astenuto per evitare un possibile conflitto di interessi in quanto anche lui operante nell'editoria.

Il consigliere Simone Barbuscio si è espresso così: “Ritengono necessario dal punto di vista personale e soprattutto per l'etica di mantenere quella che era la mia posizione nella precedente assemblea del Comites nella quale ho votato contro”.

Il consigliere Giuseppe Visca ha riferito quanto segue: “Questo periodico non solo non riesce a esprimere quelli che sono gli argomenti necessari da divulgare come informazione alla collettività italiana, ma è un periodico, devo purtroppo dirlo, che sviluppa prevalentemente quelli che sono i caratteri politici di un singolo partito e dove il rappresentante, colui il quale chiede il finanziamento, è un dirigente di quel partito. Pertanto c'è anche un conflitto di interessi.”

Ecco l’intervento del viceambasciatore Rodolfo Colaci: “La legge prevede che il parere del Comites sia obbligatorio ma non vincolante sulla decisione finale che è della Presidenza del Consiglio. Rispetto a quel parere negativo dell'anno scorso, il parere del Comites ha comunque prodotto un supplemento istruttorio che non è ancora finito. Quindi, il periodico Azzurro Caribe non ha ancora ricevuto i rimborsi del 2022 proprio perché a seguito della vostra segnalazione c'è stato un supplemento istruttorio. Questo lo sappiamo dal Dipartimento dell'Editoria di Palazzo Chigi. Noi ci aspettiamo che (questa istruttoria) termini nei prossimi mesi. Verso giugno, luglio possiamo aggiornarci. Comunque le informazioni sono pubbliche. Se non vedete il periodico nella tabella Excel nel link del Dipartimento vuol dire che non è stato finanziato. Volevo far presente che al di là del merito e dei contenuti, che comunque riguardano argomenti più o meno di interesse della comunità a nostro avviso, perché anche a noi viene chiesto di attestare l'interesse della comunità, e più in generale una nostra scelta che va proprio a riflettere quello che è scritto nell'articolo nella lettera b del comma tre dell'articolo 21 del decreto legislativo riguardo alla diffusione della lingua italiana. Noi (l’ambasciata) stiamo facendo un'azione ad ampio raggio per promuovere la lingua italiana nelle università e in corsi di lingua con qualsiasi strumento, anche un periodico come questo, che può essere migliorabile in tutti i modi, criticabile nei contenuti, però essendo scritto in lingua italiana per noi comunque si inserisce sotto questo profilo della promozione della lingua. Essendo un quotidiano, un periodico quasi interamente in italiano, è su questo che noi facciamo la nostra valutazione.”

Rodolfo Colaci, il viceambasciatore ritiene e non è il solo, visto che fa uso della prima persona plurale “noi”, che Azzurro Caribe possa essere uno strumento utile per la diffusione della lingua italiana nel territorio dominicano. Un giornale le cui poche copie vengono depositate in ristoranti e negozi della capitale, che non è diffuso a livello nazionale e che non è nemmeno completamente accessibile online. Un giornale, però, che spesso e volentieri riporta sulla sua copertina la foto dell’ambasciatore e di altri funzionari dell’ambasciata. Deve essere bello recarsi in un ristorante e trovare il proprio ritratto bene in vista in un giornale gratuitamente a disposizione. Eppure Filosa per il 2022 ha richiesto per Azzurro Caribe un “rimborso spese” di 6.403 euro al mese pari a circa 416.000 pesos. Uno “strumento”, come lo chiama Colaci, costoso, non c’è ombra di dubbio, tenendo conto che viene editato nella Repubblica Dominicana. E quanti strumenti molto più validi si potrebbero trovare spendendo la stessa somma? Sembra che a questo Rodolfo Colaci e gli altri non ci abbiano pensato. Se paga lo Stato italiano probabilmente a loro l'entità della spesa non interessa più di tanto…

venerdì 10 maggio 2024

Il passaporto dominicano tra i cinque meno prestigiosi dell'America Latina





Il passaporto della Repubblica Dominicana è uno dei cinque con la reputazione più bassa dell'America Latina, superato solo dai passaporti di Haiti e Cuba, in base ai dati del Global Passport Ranking, realizzato dalla società britannica Henley & Partners.

Secondo il prestigioso indice, che tiene conto di 199 passaporti in tutto il mondo e del numero di destinazioni alle quali consentono l'ingresso senza la necessità di ottenere un visto preventivo, la Repubblica Dominicana occupa la posizione numero 69, consentendo di viaggiare senza visto verso 74 destinazioni.

Il Paese ha avanzato alcune posizioni rispetto al 2023, passando dal 74esimo e 72esimo posto dell'anno scorso al 68esimo nel gennaio di quest'anno e al 69esimo di questo mese. Tuttavia, il numero di destinazioni in cui il Paese consente l'ingresso con il passaporto nazionale rimane pari a 74.

Haiti, che sta affrontando una crisi a più livelli ed è impantanata in una spirale di violenza in attesa del dispiegamento di una missione internazionale per affrontarla, è il paese con il passaporto più debole di tutta l’America Latina. Dà accesso a soli 55 paesi in cui è possibile entrare senza visto, il che lo colloca all'87° posto nella lista.

La Suprema Corte de Justicia conferma la condanna per frode elettrica al ristorante André's Carnes

 



La Seconda Camera della Suprema Corte de Justicia (SCJ) ha respinto il ricorso e ha confermato la condanna a 3 anni di reclusione e al pagamento di 320 salari minimi allo Stato, comminata a un imprenditore accusato di aver sottratto elettricità nel ristorante André's Carni per oltre due milioni di pesos a danno della società Edesur Dominicana.

Attraverso un comunicato stampa, l'istituzione ha riferito che la sentenza pronunciata il 18 ottobre 2022 dall'Ottava Sezione della Sezione Penale del Tribunale di Primo Grado del Distretto Nazionale concede un'amnistia giudiziale alla sanzione della pena detentiva e dell'ammenda inflitta all’imputato José Andrés Lamarche Benzán.

Lamarche Benzán è stato condannato a pagare le seguenti somme: l'energia elettrica fornita per un valore di RD$ 2.368.530,25 e il pagamento di un risarcimento di RD$ 50.000,00 a favore della società di distribuzione di energia elettrica Edesur Dominicana, S.A., dopo essere stato ritenuto colpevole di aver commesso il reato di frode elettrica.


Piogge e infezioni gastrointestinali

 



 

Oltre alla congestione del traffico, le stagioni delle piogge portano con sé un aumento delle malattie infettive e contagiose che causano diverse patologie, tra cui quelle gastrointestinali sono tra le più frequenti.

L'accumulo di acqua contaminata contribuisce alla trasmissione di malattie gastrointestinali parassitarie e batteriche, con agenti patogeni come colera, E. coli, amebe, giardia, febbre tifoide ecc. Aumentano anche i virus, le malattie da rotavirus, l’epatite A e altre patologie non virali e aggressive come la leptospirosi.

Per prevenire le malattie in queste giornate piovose, la Società Dominicana di Gastroenterologia raccomanda di lavarsi spesso le mani dopo essere andati in bagno, prima di preparare il cibo, nonché di lavare e cuocere bene gli alimenti.

Inoltre, mantenendo rigorosamente le abitudini igieniche si dovrebbe optare sempre per l'uso di acqua potabile, sia essa bollita, filtrata o imbottigliata,.

I virus sono responsabili di un gran numero di diarree. Tra questi, quelli che causano il maggior numero di casi nei bambini sotto i cinque anni e soprattutto nei bambini sotto un anno di età sono il rotavirus, alcuni tipi di adenovirus e norovirus. I sintomi diarroici sono molto gravi e portano facilmente alla disidratazione. Anche la popolazione anziana è un segmento vulnerabile.


Rapina in un negozio di ferramenta di Higüey

 



Tre delinquenti sono stati ripresi da una telecamera di sicurezza nel momento in cui hanno rapinato sotto la minaccia delle armi il negozio di ferramenta La Zona, in via Los Locutores, nel comune di Higüey, provincia di La Altagracia.

Secondo le informazioni fornite, i rapinatori hanno rubato una grossa somma di denaro, oltre a seminare il panico tra le persone presenti.

Nel video si vede come i soggetti irrompono nell'esercizio commerciale, uno di loro va direttamente alla cassa, dove si trovava il denaro, mentre l'altro si occupava di immobilizzare i dipendenti e i clienti dell'esercizio sotto la minaccia delle armi.

giovedì 9 maggio 2024

Negli ultimi 4 mesi sono state estradate 32 persone dalla Repubblica Dominicana

 



Almeno 32 dominicani sono stati estradati negli Stati Uniti, a Porto Rico e in altri paesi nei primi quattro mesi del 2024. La Repubblica Dominicana occupa il terzo posto nella classifica mondiale delle nazioni che maggiormente rispettano gli accordi di consegna dei fuggitivi. Inoltre, figura come il Paese con la maggiore collaborazione con diverse nazioni nella cattura di stranieri latitanti nel territorio nazionale.

La consegna in soli quattro mesi di circa 32 dominicani richiesti principalmente per l'estradizione dagli Stati Uniti e da Porto Rico è considerata un record e un fedele rispetto degli accordi con altri paesi.

Per la maggior parte dei dominicani estradati si trattava di ricercati per traffico di droga, riciclaggio di denaro, truffa, falsificazione di documenti, rapimenti, violazioni sessuali, traffico di esseri umani e di armi da fuoco.

Gli ultimi due dominicani estradati sono stati José Mejía Medina e Juan Pablo Goris Castellanos, il primo legato a omicidi e altri crimini e il secondo, secondo quanto riferito, al traffico di eroina in diversi stati degli Stati Uniti.

La cattura sia di dominicani che di stranieri fuggitivi è stata effettuata in diverse località del Paese, dalla Diretcción Nacional de Control de Drogas (DNCD), dalla Procuraduría General de la República e con la collaborazione del Servizio Marshall degli Stati Uniti e della Polizia Internazionale (INTERPOL).

Oltre a posizionarsi al terzo posto tra le nazioni che procedono all'estradizione per traffico di droga, la Repubblica Dominicana figura anche nei primi posti tra i paesi che hanno inferto maggiori colpi al traffico internazionale di droga con sequestri di ingenti carichi.

Secondo i rapporti del DNCD, ad esempio, nei primi quattro mesi del 2024, le autorità nazionali sono riuscite a sequestrare circa otto tonnellate di droga, la maggior parte nel sud del territorio nazionale.

Nelle operazioni di confisca, alle quali hanno partecipato attivamente la Marina dominicana, l'Aeronautica Militare, i servizi segreti e il Pubblico Ministero, le autorità sono riuscite a smantellare potenti strutture che comprendevano dominicani, venezuelani e colombiani.

UN TURISTA ITALIANO ha aggredito un'agente della Polizia Turistica Politur all'aeroporto Las Américas.

 



Un turista italiana ha aggredito fisicamente un’agente della Polizia Turistica (Politur) lanciandole in faccia un caffè caldo nell'area check-in delle compagnie aeree situata nell'Aeroporto Internazionale José Francisco Peña Gómez di Las Américas.

L'incidente è avvenuto mercoledì dopo le quattro del pomeriggio nell'area di pre-check passeggeri al secondo piano del terminal dell'aeroporto.

L'agente, identificata come Ogando, è stata portata alla clinica medica dell'aeroporto a causa delle ustioni riportate sul viso.

Secondo le informazioni ricevute, il connazionale identificato come Antonio Pinto, 49 anni, era bloccato in aeroporto da diversi giorni. Non aveva, però, una prenotazione per viaggiare mercoledì, bensì venerdì prossimo, 10 maggio.

Secondo le autorità “lo straniero soffre di un presunto delirio di persecuzione, poiché alludeva di essere perseguitato da qualcuno”.

È stato riferito che il biglietto per tornare nel suo Paese gli è stato inviato dall’Italia da una sua sorella.

L'agente che ha subito l'aggressione è stata curata e dimessa dai medici dell'ambulatorio medico dell'aeroporto.

Il connazionale è stato trattenuto nell'ufficio della Direzione Centrale Politur situato nel terminal dell'aeroporto per essere processato in relazione al caso.

mercoledì 8 maggio 2024

Inondazioni nei negozi e nelle case della Ciudad Colonial a causa della pioggia

 



Le strade di Ciudad Colonial, soprattutto la via El Conde, sono state allagate a causa delle piogge di martedì pomeriggio.

Le acque sono entrate in alcuni negozi danneggiando la merce.

La via El Conde è diventata un "fiume" in meno di mezz'ora a causa del flusso d’acqua proveniente dalla parte alta.

Ma le acque hanno causato danni anche nella parte alta, come nel negozio Sirena di viale Mella, dove le acque sono penetrate nello stabilimento commerciale.

Martedì pomeriggio, le strade e i viali del Distretto Nazionale, Santo Domingo Este, Norte Oeste sono stati allagati dalla pioggia lasciata da un depressione.

Il caso Mentana Gruber a La7: un ritardo dovuto all'incontinenza

 



Secondo Lilly Gruber il ritardo di 15 minuti della chiusura del telegiornale di Mentana si deve all'incontinenza che sarebbe per lei una brutta cosa. In fondo la Gruber con queste parole dice tante cose. L’incontinenza non è solo quella degli sfinteri del retto e della vescica ma anche in senso figurato “l’incapacità di moderarsi nei propri atti, di astenersi da cose illecite o eccessive”. Se vogliamo optare per questa interpretazione dobbiamo dare ragione alla Gruber. Mentana, infatti, non ha fermato il suo telegiornale a tempo debito perché riteneva evidentemente di avere cose trascendentali da comunicare, mettendo il contenuto del programma della Gruber in secondo piano. Ovviamente la Gruber non poteva non sentirsi offesa per questo. Se invece ci concentriamo sugli sfinteri, in questo caso il Mentana secondo la Gruber non sarebbe riuscito a trattenere tutto il contenuto del suo telegiornale, tutta m..da, entro il limite temporale a lui assegnato. Brutta situazione, si fa per dire. Enrico Mentana, il capo dei fact checker di Facebook e Lilly Gruber sono due giornalisti i cui programmi non mi sono mai interessati. Possono pertanto litigare quanto vogliono e fare i loro bisogni biologici o meno all’interno o al di fuori dell’orario stabilito…

Napoli: 48 milioni di euro falsi in una stamperia

 



Fermati sette falsari. Un bottino di 48 milioni di euro. Una cricca guidata dall'esperto falsario settantenne Alfredo Muoio in grado di stampare senza sosta banconote da 50 euro perfettamente contraffatte. Il nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha scoperto un vero tesoro di euro falsi: ben 48 milioni, in un capannone del quartiere Ponticelli, dove gli imponenti i macchinari off-set provenienti dall'hinterland erano stati trasferiti. Sette le persone sottoposte a fermo. Oltre ai capobanda sono stati presi i suoi due abili falsari. I due falsari Alessandro Aprea Ciro Di Mauro da quel capannone non si spostavano quasi mai. La qualità delle banconote ha indotto il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma a ritenere che fossero riconducibili al “Napoli Group”, cartello tra i più efficienti al mondo che opera anche in modo itinerante tra Caserta e Napoli. Il loro prezzo di smercio è altissimo: 20 euro veri per ogni pezzo da cinquanta falso.

martedì 7 maggio 2024

A Linate debutta il "FaceBoarding": ecco come funziona

 


Dopo una lunga fase sperimentale iniziata nel febbraio 2020, l'aeroporto Linate di Milano si dota ufficialmente del servizio di FaceBoarding, lo scanner che utilizza un sistema biometrico per il riconoscimento facciale dei passeggeri: basterà mostrare soltanto il viso senza l'utilizzo di passaporti o carte d'identità snellendo notevolmente le procedure previste e smaltendo molto più velocemente la mole di viaggiatori specialmente durante i periodi dell'anno in cui i volumi del traffico aumentano inesorabilmente.

Il nuovo sistema non è obbligatorio: saranno sempre disponibili a tutti i metodi tradizionali e saranno anche le varie compagnie aeree, per le quali il FaceBoarding diventa operativo dal 7 maggio, a decidere se impiegarlo o meno. Tra le prime compagnie che hanno aderito al nuovo servizio ci sono Ita Airways e Sas (Scandinavian Airlines). Con il riconoscimento facciale l'esperienza dei passeggeri viene ottimizzata: l'utilizzo sarà possibile per coloro che si saranno precedentemente registrati nei punti ad hoc sparsi nello scalo aeroportuale oppure tramite un'app che sarà disponibile dal prossimo mese di giugno. "Affinché il procedimento vada a buon fine, è possibile effettuare la registrazione non appena si è in possesso della propria carta di imbarco a partire da una settimana prima del volo e fino a 30 minuti prima della partenza del volo stesso", spiegano gli esperti.

Il nuovo sistema super tecnologico funziona ovunque, dai tornelli di accesso all'area controlli al gate per l'imbarco che diventa a tutti gli effetti "self-service": i test effettuati in questi anni hanno dato esito positivo con un'evoluzione importante. I passeggeri potranno inoltre decidere se utilizzare questa nuova possibilità per il singolo volo o con una registrazione annuale. La nuova e sicura tecnologia sviluppata con l'ausilio della Polizia di Stato e dell'Enac garantisce al massimo la privacy dei dati che riguardano i passeggeri.

Linate è il primo aeroporto europeo a utilizzare questo nuovo sistema per i controlli di sicurezza.

lunedì 6 maggio 2024

Nel Nordest la premier capolista è seguita dall’eurodeputato Sergio Berlato accusato di essere un no vax



Nel nord-est, la circoscrizione dove sarà capolista, per il PD Giorgia Meloni ha scelto come vice capolista dietro di sé il no vax Sergio Berlato noto per sostenere che il Covid sia stato un grande imbroglio dice Stefano Bonaccini presidente dell'Emilia Romagna questa scelta rende più evidente anche il vero volto della premier perché dietro di lei si nasconde una classe dirigente inadeguata a rappresentare i nostri territori nelle importanti sfide che ci riguardano, dal Welfare alla doppia transizione economica e digitale e soprattutto nel nuovo processo di integrazione europea di cui l'Italia dovrà essere un pilastro fondamentale lo scrive in un post su Facebook il segretario regionale del Partito Democratico del Veneto Andrea Martella. Berlato sostiene di non essere affatto un no vax: “Sono plurivaccinato. Semplicemente dopo essermi correttamente informato da alcuni luminari, ho scelto consapevolmente di non farmi inoculare sostanze geniche sperimentali che non sono vaccini.” Dunque Perlato sostiene di non essere un no vax, semplicemente non ha fatto il vaccino anti-covid. “Mi sono affidato a cure mediche normali, utilizzando dei normali farmaci. Non ho mai negato l'esistenza del Covid, ho solo detto che mi sono affidato a medici, che non sono certo stregoni, i quali, anziché applicare il protocollo ministeriale, curavano le persone. Io ho 64 anni, grazie alle cure domiciliari precoci, sono guarito in tre giorni.”

Studente italiano arrestato a Miami, le immagini choc della bodycam: Matteo Falcinelli incaprettato per 13 minuti

 



Incaprettato in cella dalla polizia di Miami, le immagini shock dello studente italiano. L'arresto In circostanze controverse, l'ammanettamento che sfocia nell'abuso di forza e una preventiva ammissione di colpe che paiono Invece tutte da accertate. Sembra il resoconto di uno dei tanti episodi per i quali è diventata tristemente nota la polizia statunitense. Stavolta nella parte della vittima c'è un ragazzo italiano. La vicenda viene riportata dal Quotidiano Nazionale che pubblica anche le durissime immagini delle bodycam degli agenti. A farne le spese è stato lo scorso 25 febbraio uno studente di Spoleto, Matteo Falcinelli, 25 anni, iscritto a un master alla Florida International University e arrestato in un locale di spogliarelliste. Il ragazzo, è la versione dei suoi difensori, vi entra convinto che sia un bar come tanti e come tale è pubblicizzato, salvo poi scoprire che lì Viene offerta la compagnia anche di una donna, 500 dollari per mezz'ora. Non è chiaro se lui si rifiuti di pagare o chieda la somma indietro. Fatto sta che dopo un drink si accorge di non avere più i due cellulari. Li reclama, un buttafuori lo aiuta a ritrovarli, ma alla fine della discussione che sembrerebbe rimasta solo sul piano verbale, Falcinelli trova la polizia ad attenderlo all'esterno del locale. Convinto di essere nel giusto non si mostra collaborativo con gli agenti che vogliono identificarlo. Secondo i testimoni punta il dito contro uno di loro chiedendo di fornirgli il suo numero di matricola. “Non ho diritti?”, urla. E a quel punto scatta l'arresto, volto a terra e un ginocchio sulla nuca. Viene ammanettato nella stazione di polizia. Falcinelli si trova poi con quattro agenti in una stanza, scalzo e di fatto inoffensivo e di nuovo legato mani e piedi, incaprettato, steso a terra e lasciato per 13 minuti in condizioni di grosse difficoltà respiratorie, mentre ripete “Please… “ Proprio la tecnica che uccise nel 2020 nel Minnesota George Floyd. Solo dopo ore i compagni di appartamento riescono a rintracciarlo e a racimolare 4.000 dollari per rimetterlo in libertà. Il 12 aprile il venticinquenne accetta di ammettere le proprie responsabilità e accede a un programma rieducativo che fa decadere le accuse di resistenza. La famiglia vuole dare battaglia, dicendo di aver fatto emergere solo ora il caso per paura di ritorsioni. Finito per cinque giorni in un ospedale psichiatrico, ferito e sotto shock, Falcinelli avrebbe tentato più volte il suicidio.

domenica 5 maggio 2024

Il Garante Civico e l’Ambasciata italiana salutano e sostengono il “Patto per gli animali”

 



Il Garante civico, l'ambasciata italiana nel paese e altri enti e istituzioni hanno celebrato la firma di un “patto per gli animali”, proposto da Listín Diario e sostenuto dalla Federazione Dominicana per i Diritti degli Animali.

La firma del patto, da parte dei candidati alla presidenza e di diverse autorità nazionali, promuove il trattamento adeguato e dignitoso degli esseri viventi che fanno parte della famiglia, secondo una comunicazione firmata da Pablo Ulloa, Garante Civico.

Stefano Queirolo Palmas, ambasciatore italiano nel Paese, si è congratulato con l'iniziativa e ha sottolineato che il suo Paese è spesso associato alle sue città d'arte, ai suoi siti UNESCO e al suo vasto patrimonio culturale, ma ha affermato che nel ricco mosaico che compone la cultura italiana ci sono inoltre innumerevoli realtà rurali dove tradizioni e stili di vita si sono sviluppati in simbiosi con gli animali.

“Il progresso di una società si misura anche nel modo in cui tratta il suo ambiente e nella sua capacità di educare i cittadini verso comportamenti più civici. In questo senso l'iniziativa merita il più convinto sostegno perché mira a sensibilizzare la popolazione su un tema che, sebbene possa non sembrare prioritario tra tanti problemi, tocca profondamente la sensibilità umana e contribuisce a migliorare la società", indica la comunicazione inviata al Listin Diario dall'ambasciatore italiano nel Paese, Stefano Queirolo Palmas.

 

Le contraffazioni cinesi minacciano il commercio locale

 



Il commercio locale nella Repubblica Dominicana è stato invaso da repliche a basso costo di prodotti contraffatti in arrivo dalla Cina, una pratica illegale.

L'ampio elenco di contraffazioni cinesi comprende: parti di veicoli, profumi, cosmetici, abbigliamento, giocattoli e persino prodotti farmaceutici, questi ultimi tra le contraffazioni pericolose più comuni.

«Stanno contraffacendo anche marchi di prodotti cosmetici per il viso, ciprie ed eyeliner, tutti i prodotti delle grandi marche che esistono nel mondo”, ha affermato Ivan García, presidente della Federazione Dominicana dei Commercianti.

Da notare che le contraffazioni cinesi sono esposte nella maggior parte delle vetrine delle arterie commerciali del Paese e alcuni di questi prodotti copiano il marchio così com'è, mentre altri variano o cambiano la posizione delle lettere ma con lo stesso logo, imballaggio ed etichette.

Un esempio di questa situazione è l’acquisizione in un negozio Duarte di un profumo della marca Boss che è una replica della marca Hugo Boss (The Scent), che nella sua versione da 3,3 once ha un prezzo medio di mercato di 7.496 pesos, mentre la copia cinese costa 270 pesos, presentandosi come un'ottima offerta per il cliente.

Inoltre, i profumi della marca Victoria Secret sono quotati sul mercato a un prezzo superiore a mille pesos, mentre quelli falsi costano RD$150.

Secondo il presidente della Federazione Dominicana dei Commercianti, Ivan García, la presenza di tanti negozi cinesi in tutto il Paese sta portando al fallimento i negozi tradizionali.

sabato 4 maggio 2024

Imprenditore del vino muore e lascia l’azienda in eredità ai dipendenti: “Onore e grande responsabilità”

 



Piero Pittaro, imprenditore del settore vitivinicolo, è morto lo scorso marzo a 89 anni. Ha lasciato l’azienda in eredità ai suoi 9 dipendenti: “È un onore e una grande responsabilità”.

Un mese fa la notizia della morte a 89 anni di Piero Pittaro, famoso in tutto in Friuli per la sua produzione di vino, aveva scatenato una ondata di commozione. A poco più di un mese di distanza, ne arriva un'altra di notizia: l'imprenditore ha lasciato in eredità ai suoi nove dipendenti l'azienda, cosa che i lavoratori hanno scoperto all'apertura del testamento.

I nove costituiranno ora una nuova società e si impegneranno a portare avanti il marchio friulano, che Pittaro, che è stato anche presidente di Assoenologi, ha creato anni fa. L’azienda si estende su 85 ettari nelle Grave del Friuli a Codroipo, e vende circa 300mila bottiglie di vino all’anno, di cui 100mila sono di spumante.

"Io ho quello che ho donato", sono le parole del poeta Gabriele D’Annunzio che si leggevano nel suo necrologio preparato anticipatamente. La cantina è così andata all'enologo e braccio destro, al perito agrario, la contabile, all’addetto commerciale, agli uomini di cantina e di vigneto. I dipendenti, come riportano i quotidiani locali, hanno accettato l’inattesa eredità. "Costituiranno in tempi brevi una nuova società con tutti i crismi di legge, che sarà guidata da un amministratore delegato, mentre ogni erede avrà i suoi incarichi specifici all’interno. La parola d’ordine è: continuità e valorizzazione del marchio, che resta friulano e non viene ceduto al miglior offerente", si legge sulla stampa friulana.

Grati e felici gli eredi. "Tra noi c’era un bel rapporto, fatto di stima e di rispetto, ma non avremmo mai pensato a un gesto di così grande generosità. Da parte nostra c’è grande emozione, oltre a un doveroso ringraziamento. E sicuramente c’è l’impegno e la consapevolezza di portare avanti in prima persona l’azienda. È un onore e una grande responsabilità. Un dono prezioso che va valorizzato al massimo, faremo di tutto per portare avanti il suo nome come merita", ha commentato Stefano Trinco, l’enologo del gruppo che è anche presidente della Doc Friuli.

Ucraina: per 850 mila ritorno in patria arruolamento e fronte o renitenza

 



“Un uomo in età di leva andato all'estero mostra che non gli importa della sopravvivenza dello Stato e crede che, mentre qualcuno combatte in prima linea e rischia la vita, qualcun altro riceve i servizi di quello Stato, ma non è così che funziona: essere all'estero non solleva i cittadini dai suoi doveri verso la patria”. Così il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba nella annunciare la decisione del congelamento dei servizi consolari e rinnovo dei passaporti per gli ucraini residenti all'estero in età da combattimento (dai 18 ai 60 anni). Oggi, nel terzo anno di guerra, Kiev, che deve frenare la pericolosa avanzata di Mosca che macina chilometri di fronte, sfruttando mancanza di munizionamento e man power degli avversari, fa ricorso a un divieto per molti controverso per far rientrare i suoi cittadini residenti all'estero. Ne teme le conseguenze anche la sezione Ucraina del gruppo Helsinki per i diritti umani: chi non vorrà tornare non tornerà, ma sarà costretto a presentare domanda come rifugiato oppure a entrare in una clandestinità di fatto per la perdita dello status legale. Finora ci sono solo frustrazione e caos nei pressi dei servizi consolari, poca chiarezza su come si procederà. Non è chiaro cosa accadrà a chi non rinnoverà i documenti entro il 18 maggio, la data in cui entrerà in vigore la nuova legge sulla mobilitazione firmata da Zelensky. Secondo una delle ultime statistiche Eurostar, da quando è scoppiata la guerra dai 600.000 agli 850.000 ucraini sono scappati dal paese a causa dei combattimenti.

Brescia: esami della patente con il suggeritore per soli 2000 euro

 



Un'ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita in provincia di Brescia nei confronti di quattro persone accusate di associazione a delinquere finalizzata a far ottenere in modo irregolare patenti di guida di tipo B e carte di qualificazione del conducente per la guida professionale di mezzi pesanti per conto terzi. Sequestrato oltre un milione di euro. Più di 60 le persone indagate. È stato anche contestato il reato speciale di sostenimento degli esami di guida tramite sistemi di suggerimento oltre a ipotesi di estorsioni sui candidati. L'operazione ha individuato, tra i primi casi in Italia, un “telefonista” suggeritore da remoto per gli esami. Ci sono circa 2.000 patenti sospette. “Molti patentati non sanno nemmeno parlare l'italiano”, ha spiegato il procuratore capo di Brescia. Chi sosteneva l'esame indossava microcamere collegati con l'esterno e via auricolare venivano inviate le risposte dal suggeritore. Il prezzo pagato dai candidati oscillava dai 2000 ai 5000 euro.

Due morti e un ferito in una sparatoria nell’Ensanche La Paz

 



Due persone sono morte e una è rimasta ferita in una sparatoria nell'Ensanche La Paz del Distretto Nazionale.

I deceduti erano Enmanuel Antonio Grullón Terrero, di 22 anni, e Juan Manuel Tejeda Ramírez, di 26 anni, mentre il ferito è stato identificato come David Peña Corniel, di 31 anni; che è stato ricoverato nella Clinica Independencia con una ferita al torace.

Secondo il rapporto della polizia a sparare sarebbe stato un uomo identificato solo come “Pablitín” presumibilmente a causa di vecchi rancori personali.

La polizia ha riferito che l’omicida ha sparato proiettili al petto e in altre parti del corpo, provocando la morte immediata di Grullón Terrero e Peña Corniel.

È stato precisato che gli agenti della Direzione investigativa criminale (Dicrim) sono immediatamente arrivati ​​sul posto e stanno approfondendo le indagini, dopo aver invitato “Pablitín” a consegnarsi alle autorità.

Gastronomia: un elemento importante per lo sviluppo del turismo

 



La gastronomia è parte della cultura e dell'identità di un Paese, riflessa attraverso i piatti tipici. È un legame intimo tra tradizione e sapore, che ha il potere di unire le persone, diventando così la migliore offerta da proporre ai turisti.

A livello turistico, uno degli “hobby” più praticati è il turismo gastronomico o turismo culinario, e scoprire nuovi sapori, integrarsi maggiormente nella cultura di un paese, ampliare la conoscenza culinaria e sostenere l’economia locale è di grande interesse per molti.

Fare turismo gastronomico nella Repubblica Dominicana significa aprire le porte a una valanga di sapori e odori, dalla “bandiera” (riso, fagioli, carne), sancocho, asopao, mangú, domplines, chenchén, “niños envueltos”, ai piatti dolci, come fagioli dolci, chacá, gofio e jalao, fino a bevande come la mamajuana e il “morir soñando”.

Il Paese può diventare una gastrodestinazione, poiché la gastronomia dominicana è varia, ha sapori ed essenze uniche, motivo per cui può diventare famosa in tutto il mondo.

Per consolidare la gastronomia come risorsa e prodotto turistico, è necessario attuare programmi di ricerca e di recupero dei costumi gastronomici tradizionali, nonché offrire la gastronomia in tutte le fiere turistiche a cui partecipa il Paese, integrando la gastronomia nei piani di promozione e pubblicità del Ministero del Turismo (MITUR).

Gli anziani sono il bersaglio di truffatori tramite telefonate e Internet

 



I truffatori identificano le persone anziane per truffarle al telefono o online.

In questo tipo di truffa esistono due gruppi di truffatori, quelli che comunicano con le vittime e quelli che chiudono l'attività.

Queste azioni fraudolente sono lungi dall’essere casi isolati. Secondo l'FBI, il numero di denunce di truffe rivolte agli anziani ha registrato un aumento allarmante nel 2023. L'Internet Crime Complaint Center dell'FBI ha ricevuto circa il 14% in più di denunce da parte di persone di età superiore ai 60 anni rispetto all'anno precedente.

Inoltre, nello stesso periodo i truffatori sono riusciti a raccogliere un totale di 3,4 miliardi di dollari dagli anziani, ovvero un aumento dell’11% rispetto all’anno precedente.

Queste cifre allarmanti riguardano la Federal Trade Commission (FTC), che ha ricevuto più di 100.000 reclami relativi a truffe e più di 5.000 di questi reclami riguardavano perdite di 100.000 dollari o più. La perdita monetaria media per tutti gli incidenti è stata di quasi $ 34.000.

Le autorità invitano alla vigilanza e alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica su queste pratiche fraudolente, ricordando che gli anziani sono particolarmente vulnerabili a questo tipo di truffe.

Il modus operandi di coloro che comunicano con le vittime è stato meticolosamente progettato per seminare tra di loro il panico. Utilizzando una tecnologia sofisticata, le chiamate fingono di provenire dagli Stati Uniti e gli anziani vengono falsamente informati che un membro della famiglia ha avuto un incidente stradale o è stato arrestato e necessitava di aiuto finanziario urgente.

Una volta che le vittime cadono nella trappola e credono che i loro cari siano in pericolo, altri membri della rete, chiamati "Closers", si presentano come avvocati difensori, agenti di polizia o personale del tribunale, convincendo le vittime a fornire ingenti somme di denaro per aiutare i loro parenti in difficoltà.


venerdì 3 maggio 2024

Giornata delle porte aperte dell’Unione Europea a Santo Domingo

 



La delegazione dell'Unione Europea nella Repubblica Dominicana organizzerà questo sabato, 4 maggio, presso la sede dell'Ambasciata, un'interessante giornata di porte aperte, “Open Day”, al grande pubblico che desidera conoscere le funzioni e i progetti portati avanti da questo organismo . diplomazia, in particolare borse di studio Erasmus+ e borse di studio nazionali offerte dagli Stati membri.

Dalle 11 alle 16, le porte dell'Ambasciata saranno aperte per cinque ore per ricevere tutto il pubblico dominicano e straniero che desidera avere un contatto con la Delegazione dell'Unione Europea nella Repubblica Dominicana, ha riferito il suo ambasciatore, Katja Afheldt.

I visitatori potranno vedere tutte le strutture, conversare con i rappresentanti diplomatici degli Stati membri presenti nel Paese, nonché con i responsabili di ciascuna area della delegazione.



Inoltre, avranno l'opportunità di conoscere programmi e progetti in corso. Per il pubblico universitario e adulto in generale, il programma Erasmus+ rappresenta una delle principali attrazioni, poiché sostiene l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport in Europa.

Durante l'evento verranno fornite informazioni sulle borse di studio disponibili per gli studenti dominicani e sulle opportunità di formazione per gli insegnanti.

Potranno essere degustate anche una varietà di piatti della cucina europea che saranno disponibili tutto il giorno.

Ci sarà uno spazio per bambini dove potranno realizzare lavoretti con materiali riciclati, dipingere, tra le altre attività.

La sede si trova in via César Nicolás Penson 85A, a Gazcue. L'ingresso all'incontro è gratuito ed è disponibile un parcheggio presso la Banca Centrale e la Soprintendenza Titoli.

 

Il governo pensa di schierare l’esercito contro i cinghiali

 



L’epidemia, iniziata il 7 gennaio 2022, ha già causato la chiusura di diversi mercati internazionali con oltre mezzo miliardo di danni alle imprese. Ecco perché dopo oltre due anni d’emergenza il governo Meloni ora punta tutto su esercito e cacciatori.

Senza un’azione decisa da parte del governo, la peste suina africana (Psa) rischia di mettere in ginocchio l’intero sistema produttivo dei salumi italiani. Si tratta di una malattia innocua per l’uomo, ma che causa un’elevata mortalità tra gli animali che ne vengono colpiti. A oltre due anni dall’inizio della pandemia, la luce in fondo al tunnel per allevatori di suini e aziende trasformatrici è ancora lontana. I vertici delle associazioni di categoria hanno lanciato da tempo il loro grido di allarme e ora, dopo mesi di incertezze e ritardi, l’esecutivo Meloni è pronto a mettere in campo anche l’esercito.

“È chiaro che se la Psa si è diffusa vuol dire che qualcosa non ha funzionato. Ma c'è ancora spazio per intervenire e per fare qualcosa di serio: non possiamo permetterci che il virus passi dal cinghiale al suino”, afferma Stefano Fanti, direttore generale del Consorzio del prosciutto di Parma. Il terrore di allevatori e trasformatori è finire nelle aree soggette a maggiori restrizioni, stabilite a livello europeo, con conseguenti forti limitazioni alla produzione e all’export. Il punto è che per essere ricompresi in queste “zone rosse”, non è necessario che il virus sia penetrato dentro gli allevamenti, ma è sufficiente che circoli nei territori circostanti.

Quattro turisti italiani arrestati per stupro di gruppo su una ragazza a Maiorca

 



I quattro giovani italiani, tra i 24 e i 27 anni, sono stati arrestati in Spagna con la pesantissima accusa di stupro di gruppo dopo la denuncia di una ragazza che aveva conosciuto uno di loro poco prima in una discoteca di Palma di Maiorca. La vittima ha preso un passaporto mentre fuggiva dalla casa della violenza e ha subito denunciato.

Quattro giovani turisti italiani tra i 24 e i 27 anni sono stati arrestati con la pesantissima accusa di stupro di gruppo nei confronti di una ragazza conosciuta poco prima a Playa de Palma, a Palma di Maiorca, in Spagna. I quattro sono stati identificati e raggiunti dalla polizia iberica dopo la denuncia della ragazza, una giovane di origini brasiliane che è scappata dopo la violenza, riuscendo però a prendere il passaporto di uno degli aggressori. I quatto ragazzi italiani, interrogati, hanno negato ogni addebito sia al momento del fermo davanti alla polizia sia davanti al magistrato al momento dell'interrogatorio di garanzia.

Il giudice ha comunque disposto per loro la carcerazione preventiva in carcere senza cauzione.

Quindici turisti italiani bloccati in Yemen: “Non sappiamo come tornare a casa”

 



I turisti sono rimasti bloccati sull’isola di Socotra, in Yemen. Il gruppo era partito da Abu Dhabi con l’unico volo settimanale che conduce all’isola ma, a causa della guerra civile in atto da dieci anni, al momento non sanno come fare rientro in Italia.

Quindici turisti italiani sono rimasti bloccati sull'isola di Socotra, in Yemen. Il gruppo era partito da Abu Dhabi con l'unico volo settimanale che conduce all'isola ma, a causa della guerra civile in atto da dieci anni, al momento non sa più come fare rientro. "Non ci danno notizie, non sappiamo nulla", hanno detto i protagonisti della vicenda, ammettendo anche di aver effettuato una scelta azzardata in una meta a rischio per via del protrarsi del conflitto.

Di certo in aiuto dei quindici italiani si sta muovendo la Farnesina. Fra loro anche dei veneti, tanto che il presidente Luca Zaia, è in contatto con il Ministero degli Esteri per contribuire a risolvere la situazione. I turisti riferiscono di non riuscire a rientrare per la cancellazione, a loro dire inspiegabile, di tutti i voli. "Ricevuta la notizia da uno dei nostri concittadini veneti – afferma Zaia – ho contattato il Ministero degli Esteri, dal quale ho ricevuto la rassicurazione che sono state attivate le procedure del caso. È auspicabile – ha aggiunto il Presidente – che il volo di rientro possa essere attivato tra qualche giorno". Fino alla risoluzione del problema il presidente della regione rimarrà in contatto con il ministero degli Esteri per seguire l'evolversi della situazione. L'ambasciata d'Italia ad Abu Dhabi – si apprende da fonti informate – è inoltre in contatto con la compagnia aerea per assicurarsi della ripresa dei collegamenti aerei. Dalle informazioni raccolte, il collegamento dovrebbe essere ripristinato il 5 maggio.