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domenica 24 marzo 2019

Cittadina spagnola 49enne trovata uccisa nel suo appartamento



Un grattacielo, la “torre” Pedro Henríquez Ureña, situato nell’esclusivo quartiere La Esperilla. Controlli all’ingresso, videocamere dappertutto. Un posto in cui la massima sicurezza è garantita a ogni ora del giorno. Eppure Cristina García, 49enne, cittadina spagnola è stata trovata a casa sua giacente sul pavimento in mezzo al suo sangue sgorgato dalle ferite di arma bianca che le hanno provocato la morte. Trenta pugnalate circa!
Grande meraviglia tra gli altri abitanti dell’edificio. Questi non riuscivano a capire come qualcuno avesse potuto introdursi in un appartamento del condominio con tutte le misure di sicurezza in essere.

Il caso comunque è stato risolto subito dalla polizia. Ad uccidere la signora García è stata la sua colf, la 3enne Fatín Leonarda Falcón Alvino. Il movente: il furto di 500.000 pesos in contanti e di due orologi rolex.
Tanti controlli che se si assume personale domestico non adeguatamente controllato non servono a niente. Si rischiano comunque sorprese anche tragiche come questa. Cristina aveva una grande fiducia nella sua colf e non riteneva elevata la quantità di denaro che evidentemente era alla vista o quasi della donna di servizio quando questa faceva le pulizie. Nemmeno i due rolex significavano granché per lei.
Secondo l’ottica della colf però si trattava di cifre da capogiro e oggetti di grande valore per i quali valeva la pena di tentare un furto.

Era venerdì, Fatín si accingeva a fare il suo ritorno settimanale a casa, nella località Don Gregorio del comune di Nizao nella provincia Peravia (Bani) a circa una cinquantina di chilometri da Santo Domingo. Aveva pianificato tutto insieme al suo partner il 24enne Juan Gabriel Germán Cabrera. Questi avrebbe dovuto fare finta di essere un messaggero e avrebbe dovuto prelevare il pacco contenente il denaro e gli orologi e nessuno se ne sarebbe accorto.

Germán Cabrera non riuscì a superare i controlli all’ingresso dell’edificio. Cristina García notò questo pacco all’esterno della porta di casa e si mise in contatto con suo marito per avvertirlo che stava succedendo qualcosa di strano. La colf la interruppe mentre telefonava, aggredendola con un coltello. Si originò quindi una colluttazione che si concluse con la morte della cittadina spagnola.
La Falcón Alvino ebbe allora la freddezza di raccogliere il pacco e di uscire dall’edificio come se nulla fosse accaduto.
Venne arrestata due ore dopo il suo arrivo a Don Gregorio. Ammise di aver commesso l’omicidio e sostenne di aver consegnato il malloppo al suo partner in una piazza vicino all’edificio in cui lavorava.

Brutta storia! Può capitare a tutti, ma principalmente ai cittadini stranieri che conoscono solo superficialmente la mentalità della gente del posto. Una quantità di soldi che può sembrare esigua per taluni, può invece essere il movente di un omicidio. Il servizio domestico va controllato molto accuratamente nel momento dell’assunzione e anche in seguito.