Un grattacielo, la “torre” Pedro Henríquez Ureña,
situato nell’esclusivo quartiere La Esperilla. Controlli all’ingresso, videocamere
dappertutto. Un posto in cui la massima sicurezza è garantita a ogni ora del
giorno. Eppure Cristina García, 49enne, cittadina spagnola è stata trovata a
casa sua giacente sul pavimento in mezzo al suo sangue sgorgato dalle ferite di
arma bianca che le hanno provocato la morte. Trenta pugnalate circa!
Grande meraviglia tra gli altri abitanti dell’edificio.
Questi non riuscivano a capire come qualcuno avesse potuto introdursi in un
appartamento del condominio con tutte le misure di sicurezza in essere.
Il caso comunque è stato risolto subito dalla
polizia. Ad uccidere la signora García è stata la sua colf, la 3enne Fatín Leonarda
Falcón Alvino. Il movente: il furto di 500.000 pesos in contanti e di due
orologi rolex.
Tanti controlli che se si assume personale domestico
non adeguatamente controllato non servono a niente. Si rischiano comunque sorprese
anche tragiche come questa. Cristina aveva una grande fiducia nella sua colf e
non riteneva elevata la quantità di denaro che evidentemente era alla vista o
quasi della donna di servizio quando questa faceva le pulizie. Nemmeno i due
rolex significavano granché per lei.
Secondo l’ottica della colf però si trattava di
cifre da capogiro e oggetti di grande valore per i quali valeva la pena di
tentare un furto.
Era venerdì, Fatín si accingeva a fare il suo
ritorno settimanale a casa, nella località Don Gregorio del comune di Nizao
nella provincia Peravia (Bani) a circa una cinquantina di chilometri da Santo
Domingo. Aveva pianificato tutto insieme al suo partner il 24enne Juan Gabriel
Germán Cabrera. Questi avrebbe dovuto fare finta di essere un messaggero e
avrebbe dovuto prelevare il pacco contenente il denaro e gli orologi e nessuno
se ne sarebbe accorto.
Germán Cabrera non riuscì a superare i controlli all’ingresso
dell’edificio. Cristina García notò questo pacco all’esterno della porta di
casa e si mise in contatto con suo marito per avvertirlo che stava succedendo
qualcosa di strano. La colf la interruppe mentre telefonava, aggredendola con
un coltello. Si originò quindi una colluttazione che si concluse con la morte
della cittadina spagnola.
La Falcón Alvino ebbe allora la freddezza di
raccogliere il pacco e di uscire dall’edificio come se nulla fosse accaduto.
Venne arrestata due ore dopo il suo arrivo a Don Gregorio. Ammise di aver commesso l’omicidio e sostenne di aver consegnato il malloppo
al suo partner in una piazza vicino all’edificio in cui lavorava.
Brutta storia! Può capitare a tutti, ma
principalmente ai cittadini stranieri che conoscono solo superficialmente la
mentalità della gente del posto. Una quantità di soldi che può sembrare esigua
per taluni, può invece essere il movente di un omicidio. Il servizio domestico
va controllato molto accuratamente nel momento dell’assunzione e anche in
seguito.