Rapimento di bambini, un tema che si presenta ogni
tanto, mai comunque come in questi giorni. Sono stati denunciati sui social
media diversi casi documentati con foto e video. Tanti si sono rivelati un
nulla di fatto, alcuni risalgono a qualche anno fa e non si sa con sicurezza se
si sono verificati nella Repubblica Dominicana.
A fronte di tante testimonianze dirette comunque non
si può ritenere che si tratti semplicemente di una psicosi collettiva.
Il fatto che la polizia smentisca, contrariamente a
quanto diversi pensano, non è da prendere per oro colato e non fa scartare a
priori la veridicità delle denunce sui social media. Spesso la polizia assume
posizioni “politiche” tutelando interessi del paese, ad esempio il turismo, o
evitando la reazione della popolazione.
I rapimenti ci sono. La gente è in stato di allarme.
La predazione e il traffico di organi sono fatti
indiscutibili a livello mondiale. Che esistano anche nella Repubblica
Dominicana non è assolutamente da escludere. In fondo è un business molto
lucrativo. La domanda è forte e l’offerta cerca di adeguarsi.
Nel mese scorso si è chiuso il processo di primo
grado per l’uccisione nel 2015 di Carla Masiel, una bambina di 9 anni. I
sequestratori sono stati riconosciuti colpevoli di omicidio. In realtà questi
si erano dichiarati colpevoli solo di sottrazione di minore. L’avrebbero fatto
a fronte di un compenso di 3.600 dollari. La bambina sarebbe stata consegnata
viva alla dottoressa Liliana Santana proprietaria della Clinica Integral e ricevuta
morta e priva di organi. Il cadavere della bambina è stato localizzato oltre un
anno dopo la sua uccisione grazie ai rei confessi sequestratori recentemente
condannati a 30 anni di reclusione per questo omicidio.
Dopo oltre un anno non è pensabile che sia stato
possibile accertare l’assenza di organi all’interno del corpo della bambina. L’accusa
alla Clinica Integral e in particolare alla menzionata dottoressa si basa solo
sulla testimonianza dei sequestratori. Liliana Santana è stata quindi
scagionata.
L’Inaci (Istituto nazionale di scienze forensi) non
è stato in grado nemmeno di determinare le cause del decesso di Carla Masiel.
A scanso di equivoci comunque la popolazione è
diventata molto attenta.