Ci sono sviluppi sul caso dell’olandese ucciso a
Puerto Plata la settimana scorsa. Un omicidio del quale si riusciva ad avere
pochi dati. Il nome e il cognome della vittima non trovavano riscontri in rete,
erano sbagliati, non era stata pubblicata nessuna foto. Ucciso alle 4 del
mattino a scopo di rapina nei dintorni di Puerto Plata, si diceva. Sono stato
invitato a scrivere un post sulla vicenda da parte di un membro del gruppo. Ho
preferito consentire la pubblicazione dell’articolo in spagnolo.
Oggi però i media hanno ripreso il tema. La polizia
ha svolto delle indagini e si sa che quando le forze dell’ordine dominicane
lavorano seriamente alla risoluzione di un caso i risultati sono garantiti.
Si è scoperto quindi un omicidio su commissione.
Prezzo tutto compreso 200.000 pesos. L’olandese Roy Van Tinteren 55enne era
sposato con la 22enne Jennifer Joaquin de Van Tinteren.
Come possiamo apprezzare dalla foto sembrava proprio
una coppia felice. Ci sono dei filmati in cui si vede che il Van Tinteren
godeva pienamente del clima e dell’accoglienza del paese caraibico. Ma non è
tutt’oro quel che luccica. La sua giovane signora aveva da un paio di mesi un
amante che deve essere stato anche un poco di buono visto che lei si è rivolta
a lui per pianificare l’omicidio del suo anziano marito. Detto fatto! È stato
concordato il costo complessivo e il giovane amante ha trovato gli esecutori
materiali a cui ha procurato anche un veicolo. Sono copioni che si ripetono con
abbastanza regolarità. Niente di nuovo.
L’olandese è stato ucciso il 26 febbraio scorso
mentre stava parcheggiando la sua autovettura nell’autorimessa dell’edificio
dove alloggiava. È stato arrestato l’amante che ha confessato subito e un
complice anche lui pronto a fornire ogni dettaglio e a coinvolgere altre due
persone che sono profughe. In tutto cinque implicati nell’omicidio di un 55enne
europeo su richiesta della giovane moglie che tra l’altro secondo l’usanza
olandese aveva già acquisito il cognome del marito. Una storia finita male o
bene a seconda dei punti di vista. La polizia consegna i colpevoli alla
giustizia… Ma si farà giustizia? Questo è un altro paio di maniche!
Ci si chiede come abbia fatto la polizia a ottenere
dagli implicati confessioni così immediate e dettagliate. Altra domanda è come
mai le forze dell’ordine hanno agito con tanta tempestività. Evidentemente c’è
stato l’intervento dell’ambasciata olandese. Altrimenti sarebbe finita
similmente al caso di Severino Toneatto, ucciso nel 2016 a Las Terrenas, con l’arresto
e la reclusione per due anni di due cittadini haitiani innocenti a seguito
della falsa testimonianza della convivente dominicana dell’italiano. Una volta
scoperto tutto amici come prima e il caso rimane irrisolto. Certo ci sono anche
ambasciate e ambasciate…