L’autobus è precipitato da un cavalcavia di Mestre su un
binario della ferrovia e ha preso fuoco. Tra i deceduti identificati si trovano
cinque cittadini ucraini, un tedesco e il conducente del veicolo. A bordo si
trovavano anche diversi cittadini francesi.
Secondo le prime ipotesi sulle cause del sinistro, il
conducente dell’autobus colpito da un malore, oppure a causa di un colpo di
sonno, ha perso il controllo del veicolo che è scivolato per una cinquantina di
metri lungo il guardrail e infine, con un’ulteriore spinta a destra, è
precipitato sul terrapieno ferroviario sottostante, ribaltandosi e prendendo
fuoco.
Il sindaco di Venezia ha dichiarato che il mezzo
coinvolto nella tragedia era un pullman adibito al trasporto dei turisti a un
campeggio. Sembra che ci fossero a bordo molti stranieri, anche dei bambini.
Il conducente Alberto Rizzotto, 40 anni, era un autista
esperto ed era entrato in servizio circa 90 minuti prima, il che dovrebbe
escludere l’ipotesi di un colpo di sonno.
Si tratterebbe quindi di un malore improvviso, uno dei
tanti che si stanno verificando ogni
giorno? Comunque i giornali italiani preferiscono parlare di blackout fisico
dell’autista. Questo termine inglese e quello più noto di “malore improvviso”
si equivalgono, ma l’importante è far pensare ai lettori che ci siano
differenze senza accontentare i complottisti…