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martedì 24 ottobre 2023

Rappresaglia, retaliation e diritto di difesa (o licenza di uccidere?)

 



L’attacco dei terroristi di Hamas del 7 ottobre scorso ha provocato 1.400 vittime mortali e 220 persone sono state sequestrate. Avvalendosi del suo diritto di difesa Israele con i suoi bombardamenti sulla Striscia di Gaza ha provocato la morte fino alla data di oggi di 5.800 persone di cui oltre 2.300 bambini, sono notizie di Deutschlandfunk di qualche minuto fa. Circa 15.000 palestinesi sono rimasti feriti e si trovano ricoverati in ospedali che in assenza di acqua, energia elettrica, carburanti e medicine, più che luoghi di cura sono anticamere del cimitero.

Anche i nazisti, nella seconda guerra mondiale, e non si vuole con questo fare analogie, rivendicavano il loro diritto di difesa dai terroristi di allora, i partigiani, poi a guerra vinta acclamati come eroi. Prelevavano dalle case dieci persone per ogni loro caduto in imboscate o altri atti “terroristici” e li fucilavano. Se la matematica non è un’opinione la “retaliation” di Israele in proporzione dovrebbe avere ormai ampiamente superato le “rappresaglie” dei nazisti.