Mauricio Macri
esce allo scoperto e sostiene apertamente la candidatura di Javier Milei. La
disperazione spinge i ratti ad abbandonare le loro tane, questo è risaputo, e
chiaramente un ex –presidente argentino non dovrebbe essere definito un ratto.
Eppure il 1 marzo 2021 Alberto Fernández ha informato il Congresso Nazionale di
aver ordinato l'avvio di un’azione penale a seguito "della più grande amministrazione
fraudolenta e appropriazione indebita di fondi pubblici della storia". Il 12 marzo 2021, l'Ufficio Anticorruzione
(OA) ha presentato la denuncia, sulla base delle relazioni della Procura
Generale (Sigen) e il caso è stato depositato presso il Tribunale Penale
Nazionale e Correttivo Federale N. 5, dal giudice María Eugenia Capuchetti, con
il numero 3561/2019 e la copertina "Macri, Mauricio ed altri in materia di
frodi per fraudolenta amministrazione e frodi ai danni della pubblica
amministrazione."5
Ovviamente se
Javier Milei si aggiudicasse il ballottaggio e diventasse presidente è molto
probabile che su questa vicenda ci sia un colpo di spugna… Del resto “El león”
come viene definito il candidato liberista potrebbe così tranquillamente
continuare l’opera di tradimento avviata durante il mandato presidenziale di
Macri e porgere su un piatto d’argento agli Stati Uniti e a Israele uno dei paesi più ricchi di materie prime del mondo e perché no, parte
dei suoi territori. E queste non sono illazioni, basti approfondire il tema del
“Plan Andinia”