Le frodi per
ottenere i visti per recarsi negli Stati Uniti continuano ad essere motivo di
preoccupazione per la missione diplomatica di quel paese nella Repubblica
Dominicana. L’incidenza di questi crimini è ancora elevata. Le pratiche più
comuni si verificano tra chi richiede visti per matrimonio, anche nei visti
turistici dove i richiedenti falsificano documenti bancari, lettere di lavoro e
altri documenti che, alla fine, non sono necessari per l'approvazione del
visto.
La cosa più
importante è il colloquio con il console, non i documenti, poiché questi
vengono richiesti solo come informazione aggiuntiva e in fondo non è
obbligatorio portarli al colloquio.
Le conseguenze di
una frode nella richiesta di visto sono molto gravi. Ci sono conseguenze legali
secondo la legge dominicana per la presentazione di documenti falsi. Ed inoltre
chiunque presenti documenti falsi è permanentemente non idoneo ad alcun tipo di
visto.
I consoli sono
addestrati a rilevare qualsiasi informazione che non reale e quando le
informazioni offerte dal richiedente non sono vere.
"Un console
sa molto rapidamente cosa è comune, cosa non lo è e cosa non ha senso quando
qualcuno non dice la verità. Ed è per questo che non vale la pena tentare di
commettere una frode", ha detto il capo della sezione consolare dell'ambasciata
americana.
Il console ha
omesso di fornire i dati su quanti casi di falsi matrimoni ricevono, sostenendo
di non avere le cifre esatte, ha però sottolineato che la cosa più importante
per loro è verificare che si tratta di un rapporto vero, che le due persone si
conoscono e che esiste una relazione che tendente al matrimonio.
Se il richiedente
segue i passi indicati dall’ambasciata o dal governo statunitense, generalmente
le cose vanno bene. Quando ci sono consulenti che dicono cosa si deve fare e
cosa non si deve fare, cosa si deve dire e cosa non si deve dire, la situazione
è più complicata, perché il problema più grande nasce quando le persone pensano
che non debbano dire la verità.