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giovedì 3 settembre 2020

I brogli elettorali in Sudamerica, il MAIE e l’USEI e la carica di sottosegretario agli esteri dell’on. Ricardo Merlo



La storia dei brogli non è ancora finita. Nelle trascorse elezioni politiche del 2018 avevano avuto in 32 sezioni elettorali della provincia di Buenos Aires il 95% delle preferenze i due candidati dell’USEI, Adriano Cario ed Eugenio Sangregorio. La maggior parte delle schede compilate con la stessa penna e dalla stessa mano. 25.000 voti in tutto. Vengono sconfitti Alberto Becchi e Fabio Porta del PD.
Notiamo che già nel 2008 si era verificato qualcosa di simile:
“L’exploit del PDL e in particolare di Esteban Juan Caselli, eletto senatore nella ripartizione America meridionale grazie a 50.000 preferenze ottenute soprattutto in Argentina e Venezuela, fu il frutto di brogli, come appurarono le inchieste giudiziarie seguite alle denunce: circa 20.000 schede con il nome del candidato del pdl risultarono irregolari, frutto di sottrazione di plichi elettorali destinati a cittadini italiani risultati irreperibili. Schede elettorali compilate con la stessa calligrafia”.
I candidati Becchi e Porta hanno presentato denuncia alla procura della repubblica di Roma, alla procura della repubblica di Buenos Aires, ricorso al Tar del Lazio e alle giunte per le elezioni del senato e della camera dei deputati.
All’accertamento dei brogli dopo il riesame delle schede contestate potrebbe seguire il loro annullamento e quindi la sostituzione dei candidati eletti nel 2018 in forza di queste.
Ma tra i tavoli degli scrutinatori di Castelnuovo di Porto in quei giorni si aggirava anche Ricardo Merlo. Il candidato Alberto Becchi ha riferito nella conferenza stampa svoltasi in data 2/12/2019 che l’eletto senatore e presidente del MAIE aveva riconosciuto l’apparente irregolarità delle schede. Gli sarebbe stato chiesto perché non presentava denuncia. La sua risposta sarebbe stata che “chi vince non denuncia”.
Probabilmente su questa vicenda di brogli l’onorevole italo-argentino ha chiuso un occhio nel momento in cui ha accolto nel suo schieramento il sen. Adriano Cario.
Un acquisto, quello di Cario, di successo visto che garantendo il MAIE la fiducia di due senatori al fragile governo gialloverde, Merlo è riuscito a “negoziare” la sua nomina come sottosegretario agli esteri, situazione che poi si è ripetuta con la maggioranza giallorossa.

Nella foto vediamo i due candidati PD denuncianti e ricorrenti, a sinistra Alberto Emilio Becchi e a destra Fabio Porta. Al centro, lo conosciamo tutti, Antonio Di Pietro, il loro consulente legale.
Evidentemente questa volta si fa sul serio!
Qualcuno si chiede perché Ricardo Merlo non ha portato a termine il suo impegno assunto di modificare la modalità delle votazioni nella Circoscrizione Estero…