La storia dei
brogli non è ancora finita. Nelle trascorse elezioni politiche del 2018 avevano
avuto in 32 sezioni elettorali della provincia di Buenos Aires il 95% delle
preferenze i due candidati dell’USEI, Adriano Cario ed Eugenio Sangregorio. La
maggior parte delle schede compilate con la stessa penna e dalla stessa mano.
25.000 voti in tutto. Vengono sconfitti Alberto Becchi e Fabio Porta del PD.
Notiamo che già nel
2008 si era verificato qualcosa di simile:
“L’exploit del PDL e
in particolare di Esteban Juan Caselli, eletto senatore nella ripartizione
America meridionale grazie a 50.000 preferenze ottenute soprattutto in
Argentina e Venezuela, fu il frutto di brogli, come appurarono le inchieste giudiziarie
seguite alle denunce: circa 20.000 schede con il nome del candidato del pdl
risultarono irregolari, frutto di sottrazione di plichi elettorali destinati a
cittadini italiani risultati irreperibili. Schede elettorali compilate con la
stessa calligrafia”.
I candidati Becchi
e Porta hanno presentato denuncia alla procura della repubblica di Roma, alla
procura della repubblica di Buenos Aires, ricorso al Tar del Lazio e alle
giunte per le elezioni del senato e della camera dei deputati.
All’accertamento
dei brogli dopo il riesame delle schede contestate potrebbe seguire il loro
annullamento e quindi la sostituzione dei candidati eletti nel 2018 in forza di
queste.
Ma tra i tavoli
degli scrutinatori di Castelnuovo di Porto in quei giorni si aggirava anche
Ricardo Merlo. Il candidato Alberto Becchi ha riferito nella conferenza stampa
svoltasi in data 2/12/2019 che l’eletto senatore e presidente del MAIE aveva
riconosciuto l’apparente irregolarità delle schede. Gli sarebbe stato chiesto
perché non presentava denuncia. La sua risposta sarebbe stata che “chi vince
non denuncia”.
Probabilmente su
questa vicenda di brogli l’onorevole italo-argentino ha chiuso un occhio nel
momento in cui ha accolto nel suo schieramento il sen. Adriano Cario.
Un acquisto, quello
di Cario, di successo visto che garantendo il MAIE la fiducia di due senatori
al fragile governo gialloverde, Merlo è riuscito a “negoziare” la sua nomina
come sottosegretario agli esteri, situazione che poi si è ripetuta con la
maggioranza giallorossa.
Nella foto vediamo
i due candidati PD denuncianti e ricorrenti, a sinistra Alberto Emilio Becchi e
a destra Fabio Porta. Al centro, lo conosciamo tutti, Antonio Di Pietro, il loro
consulente legale.
Evidentemente
questa volta si fa sul serio!
Qualcuno si chiede
perché Ricardo Merlo non ha portato a termine il suo impegno assunto di
modificare la modalità delle votazioni nella Circoscrizione Estero…