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giovedì 10 settembre 2020

Test del respiro per il rilevamento del covid-19 negli aeroporti



Si annunciano cambiamenti nel controllo sanitario dei passeggeri in arrivo negli aeroporti nazionali ed inizia la copertura assicurativa a carico dello stato a favore dei turisti.
Dal 15 settembre prossimo l’attuale procedura subirà dei cambiamenti radicali. Il tutto rientra nelle misure volte ad agevolare la ripresa del settore turistico che sta molto a cuore al nuovo governo. Non sarà più necessaria l'esibizione di un certificato di PCR negativo eseguito entro i 5 giorni precedenti. Si ometteranno anche i test sierologici dai risultati quasi immediati (con prelievo del sangue).


Si procederà invece a sottoporre i passeggeri in modo casuale al test del respiro che è stato convalidato e approvato dalle autorità competenti, superando una fase di studio e di sperimentazione su oltre 1.000 persone. Il test del respiro in 20 minuti consente di avere risultati attendibili al 95% sulla positività al coronavirus con un costo ridotto rispetto a quello del PCR.


Si tratta di un dispositivo di produzione israeliana, del Gruppo Tera, che si rende molto utile nei controlli epidemiologici, da effettuarsi in aereo, negli aeroporti, negli hotel e nei luoghi chiusi in genere. Il test accerta con precisione molto maggiore la positività al virus, diminuendo il numero di contagi fasulli il che consentirebbe di salvare l’industria turistica il cui crollo ha determinato conseguenze economiche devastanti sull’economia della Repubblica Dominicana.