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venerdì 20 gennaio 2017

AL REFERENDUM DEL 4 DICEMBRE VINCERÀ IL NO ALLA FACCIA DEI SENZA FACCIA!




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Siamo in autunno e anche il SÌ e il NO si presentano agli occhi di tutti come dei frutti maturi. Appare ormai evidente che il SÌ come opzione di voto al referendum sia insostenibile. A suo favore non ci sono argomentazioni che tengano. Cogliamo quindi da quest'albero fittizio il NO con convinzione. Nessuno di noi deve mancare all'appuntamento del 4 dicembre. Diamo una lezione di civiltà agli interessi stranieri, ai globalizzatori, che vogliono gestirci con meno fatica anche se da diversi anni in qua non si può dire che governarci attraverso delle marionette sia stato difficile. Siamo un popolo comunque che va rispettato. La democrazia ci è costata cara e ora è arrivato il momento di difenderla. Perché di democrazia si tratta. Ci vogliono imporre di nuovo la dittatura! E, guarda caso, chi la promuove è il Partito Democratico. Niente di nuovo sotto il sole, ai tempi della guerra fredda i paesi a regime totalitario erano soliti portare nel loro nome l'aggettivo "democratico". Tanti di noi non troppo giovani si ricorderanno delle numerose repubbliche democratiche che democratiche non erano. E comunque a sostenere il SÌ è un guscio vuoto, il partito con il suo vertice di marionette, non i leader di sempre come Massimo D'Alema e Pier Luigi Bersani, quelli che hanno portato il loro partito a delle vittorie elettorali. Non loro, gli altri, le marionette dei poteri forti. Un fiasco garantito!
Una questione di "faccia". C'è chi ogni mattina si alza dopo aver subito online il giorno precedente l'ennesima umiliazione sul piano intellettuale per aver sostenuto tenacemente l'insostenibile e che, ciononostante, la prima cosa che fa è riproporre il SÌ ai quattro venti come se niente fosse, adducendo nuovi motivi, sempre assurdi. Una cosa del genere non tutti se la sentono di farla. Riesce meglio quando si è sprovvisti di faccia perché smarrita da qualche parte...
Si sono giocati la faccia. Come non mai questa, la faccia, si presenta con prepotenza nel secolo 21° dappertutto nel mondo e vuole il suo posto nelle nostre vite: Facebook, il riconoscimento visivo, il trapianto di faccia, il lifting, le infiltrazioni di silicone ecc. Faccia fisica e virtuale e sua idealizzazione come dignità personale. Nemmeno oggi a vecchi o giovani che siano piace perdere la faccia. Ai vecchi per i soliti antichi motivi e ai giovani perché rischiano di non accedere più alla loro laptop o a Facebook... Poi non è infrequente sentir dire in giro: "Io ci metto la faccia" oppure "Io ci tengo alla mia faccia" o ancora "Io ho una sola faccia": slogan ricorrenti che fanno rabbrividire tanto sono edificanti.
Ma quelli che oggi perdono la faccia per sostenere un SÌ improponibile come opzione al referendum ci lasciano sempre perplessi e ci mettono davanti alla domanda se pensano di trovarsi di fronte a degli imbecilli o se gli imbecilli sono loro stessi. È evidente che la prima ipotesi presuppone malafede. Tralasciamola, resta allora una specie di... missione. Ma chi ha una missione è in malafede verso il suo interlocutore perché consapevolmente si serve di argomentazioni infondate per manipolarlo.
La missione è tipica del soldato. Ci sono comunque soldati e soldati. Tra i soldati ci sono anche i mercenari. Quelli combattono a scopo di lucro, gli altri no. E allora i soldati del SÌ per chi combattono? Per il FMI, per la finanza internazionale, per i globalizzatori? Qualcuno fa calcoli astrusi, conviene agli italiani all'estero, conviene a tale partito perché vincerà sicuramente le elezioni. Una cosa è certa questa modifica costituzionale che rappresenta un ritorno al totalitarismo è un auto assist in termini calcistici. E non vi chiedete nemmeno come il PD riuscirà a vincere le elezioni del 2018: coloro che hanno modificato la costituzione a questo ci hanno già pensato.
Moltissimi di questi "soldati" sono spuntati qua e là, come funghi in montagna d'autunno. E così come difficilmente si distingue un fungo dall'altro, riesce praticamente impossibile distinguere tra di loro questi militi, che indossano la stessa divisa e che per di più si aggirano senza faccia perché è la prima cosa che hanno perso sul campo. Una sorta di novelli mutilati di guerra?
No. Sicuramente no. Dopo il referendum andranno alla ricerca delle loro facce perse. Dove? Dove si va di solito quando si perde qualcosa, all'ufficio degli oggetti smarriti, e la ritroveranno, questo è poco ma sicuro. Ma non sarà la stessa cosa... "Ecco la sua faccia signore! Si accomodi allo specchio e se la rimetta!" Una parola! Una volta rimessa, una guancia che pende più in basso, il naso che punta verso l'insù e le labbra che ricordano certe tribù africane dove ci infilano pure un piccolo osso... Tanto per citare solo alcuni problemi. Ma a due passi ci sarà l'esperto di turno in accomodamenti facciali. Ecco che grazie a questa nuova figura professionale e con una modica spesa tutto si sistemerà in modo abbastanza soddisfacente e l'ex milite quasi ignoto diventerà di nuovo "noto" perché munito di faccia. Una sistemazione provvisoria comunque perché ci saranno sicuramente delle ricadute...

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