Fine dicembre 2005, il presidente della Repubblica Argentina Nestor Kirchner annuncia la cancellazione anticipata del debito con il Fondo Monetario Internazionale (FMI), ammontante a 9810 milioni di dollari, importo prelevato dalle riserve del Banco Central e corrispondente all'epoca al 36,6 percento delle stesse.
Nestor Kirchner, un populista...
In Grecia Tsipras per 3000 milioni di euro di debito verso il FMI non ci ha nemmeno pensato alle riserve della banca centrale greca...
In Italia, a nessuno è venuto in mente di risollevare il MPS, attingendo alla Banca d'Italia, le cui ingenti riserve di oro, valuta estera e titoli appartengono senza ombra di dubbio al popolo.
Se le cose stanno così, ben vengano i populisti!
populismo s.
m. [dall’ingl. populism (der. di populist: v. populista),
per traduz. del russo narodničestvo]. –
1. Movimento culturale e
politico sviluppatosi in Russia
tra l’ultimo quarto del sec. 19° e gli inizî del sec. 20°; si proponeva di
raggiungere, attraverso l’attività di propaganda e proselitismo svolta dagli
intellettuali presso il
popolo e con una diretta azione rivoluzionaria (culminata nel 1881
con l’uccisione dello zar Alessandro II), un miglioramento delle condizioni di
vita delle classi diseredate, spec. dei contadini e dei servi della gleba, e la
realizzazione di una specie di socialismo rurale basato sulla comunità rurale
russa, in antitesi alla società industriale occidentale. 2. Per estens., atteggiamento
ideologico che, sulla base di principî e programmi genericamente ispirati al
socialismo, esalta in modo demagogico e velleitario il popolo come depositario
di valori totalmente positivi. Con sign. più recente, e con riferimento al
mondo latino-americano, in partic. all’Argentina del tempo di J. D. Perón (v. peronismo), forma di prassi politica, tipica di paesi in via di
rapido sviluppo dall’economia agricola a quella industriale, caratterizzata da
un rapporto diretto tra un capo carismatico e le masse popolari, con il consenso
dei ceti borghesi e capitalistici che possono così più agevolmente controllare
e far progredire i processi di industrializzazione. In ambito artistico e
letterario, rappresentazione idealizzata del popolo, considerato come modello
etico e sociale: il p. nella letteratura
italiana del secondo dopoguerra. (Enciclopedia Treccani)