Flavio Bellinato sostiene che: "Troppo spesso i connazionali all'estero ed in particolar modo coloro che vivono in Repubblica Dominicana, vengono sommersi da generalizzazioni negative e luoghi comuni che feriscono il nostro orgoglio di essere italiani. Dobbiamo dare più spazio ai buoni esempi ed a coloro che portano in alto il nome dell'Italia all'estero."
A quanto precede aggiungerei anche che questo luogo comune che si è formato attorno a noi è dovuto principalmente alla convinzione che la Repubblica Dominicana sia una destinazione recente dell'emigrazione italiana e che sia legata più che alla volontà di rifarsi una vita altrove dedicandosi al lavoro e agli affari e mettendo su famiglia, a una specie di fuga, con soldi accumulati con attività in Italia ai margini della legge, verso il divertimento sfrenato. E la ciliegina sulla torta sarebbe l'inesistenza di un trattato di estradizione tra il nostro paese e quello ospitante che renderebbe la RD una sorta di paradiso per latitanti.
Invece, tenendo presente i rapporti geografici e demografici in essere tra i diversi paesi, la Repubblica Dominicana fa parte delle maggiori destinazioni mondiali dell'emigrazione italiana di tutti i tempi, e i primi arrivi di connazionali datano di oltre due secoli, con una colonia proveniente dalla provincia di Cosenza insediatasi 150 anni fa e che conta attualmente oltre 5.000 membri. La popolazione di cittadini dominicani discendenti da italiani viene stimata oggi in 300.000 unità.
Le famiglie con il maggior potere economico portano cognomi italiani e hanno avuto tra i loro membri delle importanti personalità in campo artistico, letterario, religioso e politico. L'attività economica con l'Italia è fortemente in aumento e il numero di oriundi si incrementa vertiginosamente di anno in anno. Abbiamo superato ormai da tempo la Spagna come presenza straniera demografica ed economica e manteniamo saldamente il secondo posto dietro ad Haiti.
Propongo ai connazionali di darci da fare per raccogliere informazioni, dati di cronaca, oggetti e cimeli vari che ci consentano di ricostruire la storia dell'immigrazione italiana nella RD, con l'obiettivo magari di aprire un giorno un museo e di effettuare delle pubblicazioni di carattere informativo e storico.