Abinader intende rieleggersi. Lo ha deciso dopo un
periodo di riflessione. Era comunque inevitabile. Probabilmente, il fatto di
appartenere a una famiglia benestante e di aver migliorato questa condizione
negli anni dell’attuale presidenza avrebbe potuto convincerlo a desistere.
Invece, ha preferito ricandidarsi, una scelta che interessa a tanti membri del
suo partito che vorrebbero avere ancora quattro anni di tempo per proseguire
ulteriormente con l’inevitabile arricchimento di chi opera nel campo politico.
Non esiste in questo paese un’attività più lucrativa della politica e il tema
della corruzione fa parte della retorica abituale di ogni campagna. A credere
che le cose in questo senso possano prima o poi cambiare sono gli ingenui
elettori.
Questa volta il PRM affronterà una coalizione dei
principali partiti nell’eventualità di un secondo turno qualora nessuno raggiungesse
più del 50% dei voti. I
partiti della Liberazione Dominicana (PLD), Fuerza del Pueblo (FP) e
Revolucionario Dominicano (PRD)si alleeranno per affrontare l’eventuale secondo
turno.
Luis Abinader è però sicurissimo del fatto suo e ritiene
che al primo turno elettorale supererà la percentuale di voti del 2020, pari al
52,52, che lo ha portato alla presidenza.
Nelle campagne politiche tutti ritengono di essere in
grado di vincere…