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venerdì 25 agosto 2023

L’intervento del Kenia in Haiti non va in porto

 



Le autorità haitiane si attendevano un intervento che prevedesse lo scontro armato con le bande locali. Pensavano che il Kenia avrebbe mandato 1000 o 2000 poliziotti a morire nell’inferno di Porto Principe dove le bande di criminali sono organizzate e armate fino ai denti. No, questo non accadrà. Gli ispettori keniani se ne sono andati dopo due giorni. Hanno proposto di custodire aeroporti ed edifici pubblici e hanno escluso lo scontro diretto con le bande. Troppo poco per gli haitiani, vorrebbero qualcuno che venisse a farsi ammazzare nelle loro bolge…

Un rapporto dell’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR) mostra come le bande haitiane controllano Port-au-Prince e altre aree circostanti utilizzando la violenza armata contro gli uomini e la violenza sessuale contro donne e bambini.

Secondo il rapporto, le 400 bande Mawozo, G9, Kraze Barye, Gang Ravine, Village de Dieu, Krache Dife, Terre Noire, Pierre VI e GPEP dominano gran parte della periferia haitiana. Intanto il governo e la polizia nazionale haitiana controllano il centro della capitale e l'aeroporto.