L'Ufficio Nazionale di Meteorologia (ONAMET) ha indicato
che “martedì, sin dalle prime ore del mattino, il grande campo nuvoloso che
accompagna la tempesta Franklin sta generando precipitazioni da moderate a
intense, con frequenti raffiche di vento e tempeste elettriche nelle aree
orientali e meridionali della Repubblica Dominicana”. Quindi, si deve arguire
che questa tempesta tropicale con un’intensità di 85km/h il cui raggio di
azione come ciclone si estende a 110 km dal suo centro, trovandosi a oltre 400
km dal territorio dell’isola, riesca a provocare forti precipitazioni. Anche
qui le cose non quadrano del tutto perché abbiamo visto uragani di categorie
superiori alla prima che sono passati per il tratto di mare a sud più o meno
alla stessa distanza in cui si trova ora Franklin i cui effetti si sono fatti
sentire molto di meno e sempre successivamente al loro passaggio.
Il maltempo in corso quindi si dovrebbe quindi a un’incidenza
indiretta della tempesta, quella diretta ci sarà a partire da domani mattina. Anche
qui non si capisce come il ciclone spostandosi a 5 km/h e distando dal
territorio dell’isola oltre 400 km possa raggiungerlo in sole 24 ore.
ONAMET mantiene quindi i livelli di allerta alti contro
possibili esondazioni improvvise di fiumi, torrenti e forre, generatori di
inondazioni urbane e/o rurali, nonché frane e aggiunge che Franklin domani avrà
un impatto diretto sulla Repubblica Dominicana sin dalle prime ore del mattino,
producendo intense e frequenti precipitazioni, tempeste elettriche e fortissime
raffiche di vento su gran parte della geografia nazionale.
Se quelli attuali sono gli effetti indiretti della
tempesta non è difficile capire quanto saranno devastanti quelli diretti, tenendo
conto che si sposta a solo 5 km/h. Tutto questo, ovvio, semmai ci raggiungerà,
il che a occhio e croce sembra poco probabile…