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martedì 8 agosto 2023

Un connazionale nel carcere di La Victoria




“Buongiorno. Mi chiamo Fabrizio, sono in carcere a Santo Domingo, al carcere di La Victoria, da un anno e quattro mesi. Sentite, qui il carcere non è come in Italia, anche se io non ho mai fatto il carcere in Italia o non si possa pensare nel mondo occidentale. Qui bisogna comprarsi anche l’acqua da bere, la carta igienica, il sapone, il dentifricio. Se uno vuole mangiare qualcosa di diverso di avena o riso, bisogna comprarselo. Io non ho nessuno in questo momento e, quindi, sto rischiando la mia vita. Io faccio appello alla mia famiglia perché possano per favore mettere da parte le amarezze e quello che sia però ho bisogno di aiuto qui io muoio per favore.”

Questo video, pubblicato nel programma televisivo “Chi l’ha visto” qualche giorno fa, è stato diffuso nei nostri gruppi di Facebook e ha attirato l’attenzione dei nostri connazionali.

Prontamente si è attivato il Cav. Paolo Dussich, consigliere CGIE, di certo il Com.It.Es seguirà il caso perché la visita ai carcerati è un tema al quale si interessa. Esiste anche una fondazione, la Fondazione Assit, con sede a Puerto Plata disposta a organizzare una raccolta di alcune cose che potrebbero alleviare il disagio del connazionale carcerato: un piccolo aiuto consistente in sapone, libri, acqua. Queste sono cose che l’ambasciata francese fornisce regolarmente ai concittadini reclusi nelle carceri locali.

Un mio amico tedesco ha trascorso 22 mesi nel carcere bolgia di La Victoria dove si è anche ammalato ed è sopravvissuto per puro caso. Un’accusa fasulla, un processo che come al solito non arrivava mai a sentenza. I suoi vicini di casa e conoscenti dominicani non gli hanno fatto mai mancare il loro aiuto. Periodicamente gli arrivavano delle somme raccolte tra di loro, chi contribuiva con 500 chi con 1000 pesos. L’ambasciata tedesca non lo ha mai abbandonato. Gli dicevano: “Non è vero che non hai una famiglia. La tua famiglia siamo noi”.

A risolvere il tutto è stata, infatti, una lettere dell’ambasciatore indirizzata al Ministero degli Affari Esteri dominicano che ha sbloccato il processo, facendolo arrivare a sentenza.

Andrea Canepari, l’ex nostro ambasciatore, ha voluto mettersi allo stesso livello dell’ambasciata tedesca, affittando gli uffici nello stesso stabile, ma con una superficie pari al 50%, troppo poco… Ha fatto una figura grama, nessuno gliel’ha detto peró. Avrebbe dovuto anche emulare il suo collega nel suo sincero interesse verso le sorti dei concittadini…

Vedere anche:

https://comitaliasantodomingo.blogspot.com/2019/10/italiano-sviene-nella-carcelita-del.html

https://comitaliasantodomingo.blogspot.com/2019/09/andres-un-tedesco-vittima-di-false.html

https://comitaliasantodomingo.blogspot.com/2019/01/il-carcere-di-la-victoria-ha-un.html