Quella del “prestamista”, da noi si chiamano usurai, è un’attività
vietata e passibile di una condanna penale. Qui è legittima ma pericolosa anche
se sicuramente lucrativa e viene spesso proposta a chi ha un gruzzoletto da
parte.
Con frequenza qualcuno di questi professionisti
cravattari viene ucciso. Per l’omicida si tratta di un affare perché di solito
non viene scoperto, le persone che avrebbero avuto interesse di farlo fuori
sono troppo numerose, e riesce così anche a saldare con un colpo di spugna, si
fa per dire, il suo debito per gli esosi interessi e anche per il capitale.
In questo caso il “prestamista” è un 38enne mocano che si
è recato a Santo Domingo 15 giorni fa e che è scomparso.