Un'alta percentuale di persone che si rivolgono alle
banche del sangue con lo scopo di donare viene rifiutata, quasi sempre, a causa
di situazioni che hanno a che fare con la loro salute, facendo scattare in
alcuni casi un tasso di differimento di quasi il 40%.
Nella Croce Rossa Dominicana, su 30.000 persone che si
sono rivolte alla Banca del Sangue del Distretto Nazionale, nei primi cinque
mesi dell'anno in corso, solo 18.307 sono state ritenute qualificate per
effettuare la donazione.
I motivi per non accettare la donazione di una persona
interessata sono: vene piccole, emoglobina alta o bassa, ipertensione, diabete,
test positivo per l'epatite (B o C) o HIV o che la persona sta assumendo
qualche tipo di farmaco.
Viene chiesto a chi si presenta per donare a che ora ha
mangiato, perché se ha appena mangiato, il sangue ha un contenuto di grasso più
alto di quello consentito. Bisogna aspettare
almeno tre ore dopo un pasto forte. Viene chiesto anche se è stato assunto dell’alcol,
poiché è necessario attendere tra le 48 e le 72 ore a seconda della quantità di
alcol assunta.
Le lunghe file costringono il donatore a trascorrere
quasi l'intera giornata presso la banca del sangue.
A ciò si aggiunge il fatto che il dominicano non è
portato a donare, almeno non volontariamente. Dei 30.000 possibili donatori che
la Croce Rossa ha ricevuto in cinque mesi, solo 302 lo hanno fatto
volontariamente, meno dell'1,6%.
La raccolta di sangue si fonda principalmente sul sistema
di sostituzione, che avviene quando una persona va a donare per un'altra che
richiede il sangue.