I preoccupanti
dati del nuovo rapporto dell’Osservatorio Antiplagio: il 68% delle vittime sono
donne, il 90% dei consulti avviene online. Il totale degli introiti annui per
maghi e occultisti è di 6 miliardi.
Dalle divinazioni
attraverso la lettura delle carte passando per i riti propiziatori per ottenere
un posto di lavoro, arrivare alla persona amata o guarire da una malattia. Ma
anche formule magiche finalizzate a scacciare (o a lanciare) il malocchio.
Per quanto possa
sembrare incredibile nel 2024 sono quasi 12 milioni gli italiani (il 20% circa
sul totale) che si rivolgono ogni anno a maghi, cartomanti, occultisti,
guaritori, veggenti che promettono soluzioni in grado di risolvere patemi
sentimentali, problemi di salute, disaccordi lavorativi e drammi esistenziali.
Il 68% sono donne.
Tutto in cambio
di soldi, naturalmente: la spesa media è di 500 euro l'anno a testa. E nella
stragrande maggioranza dei casi si tratta di denaro non tracciato.
Una tendenza che
emerge dall’ultimo rapporto dal titolo “Magia, pseudoscienze, intelligenza
artificiale e altre dipendenze” elaborato dall’Osservatorio Antiplagio, attivo
dal 1994.
Secondo questa
analisi, le persone che si rivolgono a sedicenti maghi e cartomanti si avvicinano
a questo universo di facili promesse attraverso i social e Internet in
generale: il 90% dei consulti arriva infatti online, con solo il 10% dei
clienti che preferisce il contatto diretto col chiromante di turno.