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sabato 11 maggio 2024

Occhio alla droga dello stupro: è dappertutto

 



Viene chiamata la “droga dello stupro” e si associa alla violenza sessuale sulle ragazze. Un fenomeno in crescita da quanto riportato da diversi centri sanitari del nostro Paese con un aumento di accessi al pronto soccorso del 50% nell'ultimo anno. Le sostanze utilizzate possono avere effetti sedativi ipnotici e dissociativi. Vengono somministrate alla vittima sciolte nelle bevande alcoliche senza che la persona se ne renda conto. In Italia diverse sostanze dopanti stanno prendendo piede e vengono usate come droghe dello stupro. L'associazione con alcool ne potenzia gli effetti sedativi e amnesici. Il ricordo degli avvenimenti è frammentato durante l'effetto della sostanza e ciò impedisce la ricostruzione della violenza subita. La vittima ignara sperimenterà perdita dei freni inibitori, inibizione della volontà, azzeramento della coscienza e sarà incapace di resistere alle avance. E non solo, l'uso di sostanze psicoattive viene impiegato anche per furti aggressioni raggiri e sottomissioni della vittima alla volontà dell’abusante. La combinazione tra ricerca farmacologica, che ha introdotto un maggior numero di principi attivi disponibili, e l'utilizzo del web, che ha portato ad una maggiore diffusione e accessibilità, hanno fortemente aumentato l'abuso di psicofarmaci ed il loro uso improprio. Così vediamo come le cosiddette “droghe da stupro” siano facilmente usate nei locali dall'aggressore, il quale avvista una ragazza, si avvicina e le offre da bere con l'intento di sciogliere nel suo cocktail il farmaco che blocca la memoria della vittima per circa 2-4 ore, il tempo necessario per fare della vittima ciò che si vuole. Al risveglio, la ragazza non ricorda più nulla, solo delle immagini confuse che sembrano somigliare più ad un sogno che a un fatto realmente accaduto. Il corpo, tuttavia, parla di chiari ed evidenti segni di violenza sessuale. Quanto dura l'effetto nell'organismo? La sostanza assunta viene eliminata dall'organismo rapidamente e gli effetti svaniscono tra le 8 e le 12 ore. La rapida eliminazione ne rende difficile la determinazione nei liquidi biologici dopo la denuncia che avviene generalmente a molte ore di distanza. Le storie sono tutte tristemente uguali in Italia come all'estero. Nessuna ricorda cosa è successo. Regole di buon senso per evitare questi problemi è che andando ad una festa o in locale è bene non allontanarsi dal banco lasciando incustodita la bibita ordinata oppure mai perdere di vista la consumazione; conviene tenere sempre il bicchiere in mano, farsi servire dai gestori bottiglie che vengono date chiuse col tappo, mai bere dal bicchiere di persone che non conosci e non accettare drink da chi non si conosce bene, proprio come dicevano i genitori quando eravamo piccoli: “non accettare doni da sconosciuti”.