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martedì 3 aprile 2018

Difterite: nessun malato, tornate a casa, le vaccinazioni non sono urgenti…



È bastato poco perché la gente accorresse in massa ai centri di vaccinazione. Sicuramente i media hanno esagerato. L’allarme lanciato sulla difterite è stato eccessivo in quanto si tratta di una malattia il cui contagio avviene solo attraverso un contatto molto ravvicinato con il malato. Praticamente a meno di un metro di distanza, attraverso la saliva che fuoriesce a seguito di tosse o starnuti o semplicemente parlando. La gente presa dal panico ha dato l’assalto letteralmente agli ospedali e ai centri di vaccinazione in genere. In poco tempo si sono esauriti i vaccini, ma la richiesta di vaccinazione persiste. Ora i media hanno fatto marcia indietro e cercano di gettare acqua sul fuoco. Non ci sarebbe alcun inizio di epidemia. I casi sospetti si sono rivelati negativi. L’invito è quindi a star tranquilli e a non pensarci più. Facile a dirsi, la gente diffida, corrono le voci più disparate. L’epidemia ci sarebbe e la si vorrebbe tenere nascosta. Come al solito si diffondono delle leggende metropolitane. Addirittura non si voleva accogliere in cimitero nemmeno la salma del bambino haitiano morto di difterite nei giorni scorsi e che è all’origine di questa situazione. È stato scomodato anche il da noi noto anatomopatologo Sarita Valdez, che abbiamo conosciuto attraverso i controversi casi delle autopsie di alcuni nostri connazionali.
Il dott. Sarita ha cercato di ridimensionare il tutto, assicurando che non solo la malattia non poteva essere trasmessa dopo il decesso del paziente, ma che dopo l’inumazione la propagazione del virus era impossibile.
E allora di chi è la responsabilità di questa reazione a catena che stenta a fermarsi? Inutile dire che non si tratta dei media, ma di coloro che hanno trasmesso ai media la notizia.
Da noi in Italia si parla molto di vaccini e di business a questi correlati. Un dato di fatto è che nella Repubblica Dominicana le scorte di vaccini relativi alla difterite da sola o combinata con l’antitetanica e la pertosse si sono quasi esaurite. I vaccini vengono erogati gratuitamente alla popolazione, ma non allo stato. Che ci sia qui il busillis?
Così come stanno le cose, senza un solo malato accertato di difterite nel territorio nazionale, la ressa agli ospedali per la richiesta di vaccinazioni ha dell’assurdo. Qualcuno l’ha promossa e a qualcuno conviene. Evidentemente i discorsi che si fanno in Italia si possono estendere anche qui. Con questo non si vuole dare a intendere che i vaccini non servano. In questo particolare caso non servivano…