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venerdì 6 aprile 2018

Uragani 2018: ci sono già le previsioni



Parlare di uragani nei Caraibi è una cosa normale. QQuesta tormentata micidiale fa parte del contorno nel quale viviamo. Ci accompagna ogni giorno come notizia almeno ed a prescindere dal suo concreto passaggio sul territorio. Quando poi si muove sull'Atlantico diventa un evento seguito da milioni di persone e al di là della distruzione che semina ogni volta che tocca terra ferma, c’è il business mediatico che vale più di diversi eventi sportivi di grande importanza.
Non per nulla l’uragano era considerato una divinità dai Tainos. La sola parola fa tremare chi ne ha sperimentato uno e da quel lato ci possiamo ritenere ormai dei veterani in quanto l’anno scorso abbiamo vissuto con il patema d’animo gli spostamenti di due degli uragani più devastanti della storia: Irma e Maria. L’abbiamo scampata bella! Siamo stati colpiti solo di striscio. Ci sono stati comunque dei danni e abbiamo visto come è stata ridotta Portorico, messa in ginocchio e ancora non del tutto ripresa, che ha subito un esodo di parte della popolazione. È di oggi, infatti, la notizia che nella vicina isola verranno chiuse 283 scuole per mancanza di allievi.
È lecito pensare che una calamità del genere possa capitare anche da noi, tanto più che secondo gli esperti il cambio climatico starebbe moltiplicando la generazione di tormente tropicali e di uragani e anche la loro intensità.
Ora è il tempo delle previsioni. Mancano due mesi dall’inizio della stagione ciclonica che è il primo giugno. Queste previsioni c’è chi le fa ogni anno in questo stesso periodo. Si tratta dell’Università del Colorado che ha una base di dati statistici risalenti al 1878.
Esaminando i vari fenomeni meteorologici e confrontandoli con i dati statistici a disposizione, in questa università sono in grado di fare una previsione approssimativa. Si tiene conto anche di eventi come El Niño e La Niña e di altri parametri come ad esempio la temperatura dell’Oceano Atlantico che risulta anomala e più calda nell’Atlantico occidentale e anomala e più fredda nell’Atlantico orientale e nell’estremo nord.
Insomma il pronostico in definitiva è il seguente: 14 tormente tropicali delle quali 7 potrebbero convertirsi in uragani e 3 di questi potrebbero essere intensi, vale a dire di categoria 3 o superiore.
In confronto con l’anno scorso c’è un certo miglioramento perché le tormente sono state 17 e gli uragani 10, di cui devastanti 6.
Da un lato queste previsioni ci rassicurano, dall’altro, però, il pronostico dell’anno scorso sempre della stessa università è stato di 11 tormente, quattro uragani di cui due devastanti.
Se il margine di errore sarà lo stesso anche quest’anno c’è poco da stare allegri!