Da quando si è scoperto che dopo i 30 giorni di
scadenza della carta turistica la patente di guida non è più valida e non esiste
la possibilità del rinnovo di tale carta pagando la relativa tassa o ammenda presso
la Direzione Generale di Migrazione, in tanti hanno preso a recarsi ogni mese
in frontiera oppure in altri posti delle vicinanze in aereo per ottenere un
nuovo timbro di ingresso e quindi una nuova carta turistica.
Ora l’interesse per questi viaggi all’estero di
andata e ritorno si è incrementato per via del possibile respingimento del
turista che nel soggiorno precedente abbia superato i 30 giorni consecutivi di
permanenza nel paese. E qualcuno propone tra il serio e il faceto di mettersi
d’accordo e di noleggiare per gruppi degli autobus per recarsi alla frontiera alla
ricerca dell’importante timbro di ingresso sul passaporto. Uscita e rientro nel
paese nello stesso giorno. La casistica dei respingimenti per il superamento
dei limiti di soggiorno dovrebbe essere numerosa perché l’Ambasciata di Francia
ha sentito il bisogno di rivolgersi direttamente alla Direzione di Migrazione per
delle delucidazioni in merito, dopodiché ha diramato un comunicato avvertendo i
cittadini francesi che la DGM è determinata ad applicare alla lettera nel 2018
la legge 285/04 e il relativo regolamento e che i respingimenti sarebbero stati
la norma.
Non ci risulta che sia così. Ci sono tante
testimonianze di persone che non sono state respinte pur trovandosi in quelle
stesse condizioni con superamenti di 4 e di 6 mesi di soggiorno nei periodi
precedenti. Comunque il contenuto del comunicato dell’Ambasciata di Francia non
lascia adito a dubbi ed è confermato dalla posizione di alcuni Consolati Dominicani
ad es. quello di Montreal. In definitiva può anche accadere che si venga
respinti.
Per l’ottenimento di una nuova carta turistica pare
sensato recarsi soltanto nella frontiera terrestre con Haiti. Un viaggio in
aereo in qualche posto vicino complicherebbe le cose perché al ritorno non si
sarebbe in possesso di un biglietto di andata e ritorno, il che è una delle
condizioni previste dalla legge per l’ammissione nel Paese.
È successo ad esempio a una turista francese
proveniente dal Messico dove si era recata per passare Natale e Capodanno. Al
rientro nella Rep. Dominicana è stata respinta. Indipendentemente dalla durata
del suo soggiorno precedente si vede che non era in grado di dimostrare,
entrando in RD, di essere in possesso di un biglietto di andata e ritorno.
Se si arriva dall’Italia con un biglietto di andata
e ritorno le cose sono molto diverse.
Siamo in attesa quindi di risposte al riguardo anche
da parte della nostra ambasciata che è già stata informata della situazione.
Non penso comunque che valga la pena recarsi in
frontiera per il superamento dei 30 giorni di soggiorno al fine di evitare un
futuro respingimento. Suggerirei di limitare i soggiorni a non più di 90 giorni
che è pur sempre un periodo di tempo ragionevole che non dovrebbe comportare
rischi. Da un esame della legge non si trova infatti da nessuna parte questa
disposizione sui respingimenti come misura addizionale oltre al pagamento della
tassa. E non si parla nemmeno di 30 giorni ma di 60 prorogabili e quindi di 90.
In conclusione: il turista non deve mai dimenticare
di essere tale e deve limitare i suoi soggiorni a 90 giorni oppure provare a
rinnovare il suo status con un viaggio in frontiera. Se arriva in aeroporto,
indipendentemente dal luogo di imbarco deve essere sempre in possesso di un
biglietto di andata e ritorno.
Nella comunicazione pubblicata nella giornata di oggi dalla nostra ambasciata non si parla di respingimenti e si fissa il periodo di soggiorno massimo come turisti in 60 giorni. Si aggiunge inoltre che se la durata prevista è superiore a 30 giorni bisogna richiedere il visto. Questo si badi non sarà mai un visto turistico. Ecco il testo:
Nella comunicazione pubblicata nella giornata di oggi dalla nostra ambasciata non si parla di respingimenti e si fissa il periodo di soggiorno massimo come turisti in 60 giorni. Si aggiunge inoltre che se la durata prevista è superiore a 30 giorni bisogna richiedere il visto. Questo si badi non sarà mai un visto turistico. Ecco il testo:
Per
soggiorni fino a 30 giorni per motivi turistici, l’ingresso viene consentito previo
pagamento di una speciale tessera turistica chiamata Tarjeta de Turista che, a
partire dal 25 aprile 2018, sara’ inclusa come sovrapprezzo nel costo del
biglietto aereo. Il costo e’ di 10 USD o 10 EURO. Terminato il periodo di 30
giorni, sara’possibile estendere la permanenza nel Paese per un massimo 60 gg.
pagando una tariffa a seconda del numero di giorni che si intende restare. Sono
escluse dal pagamento della tassa, le seguenti categorie:
-
passeggeri in transito per via aerea/marittima e in transito di trasbordo per
crociere;
-
cittadini con doppia cittadinanza (italiana e dominicana);
-
i connazionali con regolare permesso di residenza in Repubblica Dominicana;
-
il personale diplomatico accreditato in Repubblica Dominicana.
Il visto d’ingresso, invece, e’ necessario solo
se lo scopo del viaggio è diverso dal turismo o se la durata del soggiorno
supera i 30 giorni.”