Sono in corso trattative importanti tra il governo e
i potenti sindacati dei conducenti del trasporto passeggeri del Gran Santo
Domingo: 15.000 relitti di automobili che operano nel settore del trasporto pubblico
nelle rotte dei tassì a fermata (conchos) verranno acquistati dallo stato alla
generosa cifra di USD 4.000 ciascuno e verranno tolti definitivamente dalla
circolazione.
Si spera così di sfoltire l’intenso traffico
stradale e di rendere più efficiente il trasporto pubblico con l’introduzione
di autobus nuovi di zecca. La sostituzione sarà graduale.
Sicuramente ne guadagnerà in immagine la città che
con i suoi venditori ambulanti e relitti in circolazione con 8 passeggeri
stipati al loro interno fermandosi a ogni angolo di strada e provocando
intasamenti e incidenti, ha un aspetto terzomondista che non si merita.
Il problema dei conducenti e dei loro sindacati è stato
da sempre una spina nel fianco del governo. Si tratta di una categoria molto
propensa alle proteste e molto potente, in grado di paralizzare completamente
la città da un momento all’altro con degli scioperi lampo che lasciano sulle
strade migliaia di passeggeri.
Il partito di governo si è dato molto da fare per
togliere rilevanza al settore promuovendo il trasporto pubblico prima con gli
autobus dell’AMET e poi con la metropolitana. Tra poco ci sarà anche la
teleferica.
Con questa eliminazione di 15.000 relitti si
dovrebbe assestare alla categoria il colpo di grazia, evitando tumulti e
scioperi e restituendo al traffico stradale un’accessibilità normale anche
nelle ore di punta
Le trattative sono in corso. Lo stato è disposto a
spendere USD 4.000 per ogni macchina e quota quindi i relitti in valuta
pregiata!
Ma ce n’è dell’altro. Ai conducenti e ai
riscuotitori spetterà per 6 anni un pagamento mensile a titolo di indennizzo di
15.000 pesos al mese e verranno dotati di assicurazione sanitaria.
La spesa complessiva prevista per questo progetto è
di 35.400 milioni di pesos. Non è poco, ma se ci saranno meno ingorghi ne vale
la pena!