Un ragazzo di origini iraniane e una ragazza di origini scandinave…
I giornali e la vicenda dello stupro di gruppo non tanto presunto che coinvolge il figlio di Beppe Grillo.
Un’alleanza di governo nata all’insegna di uno stupro, sostiene Vittorio Sgarbi. Il fatto è stato denunciato il 26 luglio, coinvolge il rampollo dell’Elevato Belin e altri tre giovani della Genova bene, eppure i giornali hanno diffuso la notizia soltanto il 6 settembre quando ormai i giochi per quanto riguarda il nuovo governo erano stati fatti. Un silenzio stampa che induce a qualche perplessità.
La conoscenza della vicenda avrebbe potuto inficiare l’autorevolezza dell’ex-comico e influire quindi negativamente sui fragili equilibri che hanno portato all’alleanza giallorossa.
L’avvicinamento al PD e alla linea guida imposta dai poteri forti consentirebbe secondo Sgarbi a Grillo di esercitare un’influenza positiva sulla grave accusa penale che incombe su suo figlio.
Lo strano silenzio stampa dei media è stato favorito sicuramente da una protezione inconsueta delle autorità inquirenti della privacy dei giovani coinvolti. Sin dall’inizio si può dedurre che le cose incominciassero a intorbidirsi.
I primi articoli pubblicati dai giornali parlano di una modella di origini scandinave, vent’anni non ancora compiuti. L’insinuazione è evidente: una modella, un luogo comune vede questa professione tendente alla promiscuità sessuale, di origini scandinave... le donne nordeuropee, tanti pensano che siano delle poco di buono… vent’anni non ancora compiuti… e perché non diciannove?
La chiave di lettura è sulla differenza di estrazione sociale della modella e dei quattro rampolli della Genova bene. Cosa non farebbe un’arrampicatrice ambiziosa per lo più modella per inguaiare dei ragazzi di ottima famiglia e ricavarne un profitto? E ultimo ma non per importanza, una modella di origini scandinave… Chissà perché non si è accennato a quale dei tre stati europei della Scandinavia si riferissero, la Norvegia, la Svezia o la Danimarca? Ai fini dello screditamento preventivo dell’immagine della vittima era meglio parlare di origini scandinave in generale. Favorisce i pensieri morbosi dei protoantropi italiani!
Eppure la ragazza è italiana, di padre svedese, nata e vissuta a Milano, appartiene a una famiglia agiata, si è diplomata in uno dei migliori licei italiani e frequenta l’università. Non si tratta quindi di una ragazza dei bassi strati sociali né di una modella pronta a tutto per inguaiare quattro giovani “per bene”.
La chiave di lettura non è quindi la modella di origini scandinavi, ma il giovane di origini iraniane, la madre di Ciro Grillo è iraniana, che sul suo account di Instagram inneggia allo stupro…
Il rampollo dell’Elevato Belin aveva un sogno nel cassetto e guarda caso anche lui è un oriundo, addirittura iraniano!