La nostra comunità
è in lutto, è deceduta a Orlando Francesca Caula. Alla disgrazia si aggiunge
ora il dramma delle sue due figlie di 9 e 8 anni di età che si trovano negli
Stati Uniti e che non vengono riconsegnate ai familiari.
Francesca Caula è
deceduta all’età di 29 anni. Suo padre Sergio Caula ha lavorato per tanti anni
alla Carabela. Era amico di tanti di noi. Qualche anno fa è rientrato in
provincia di Belluno dove è rimasto. Ho conosciuto due dei suoi figli, Fabiana
e Davide Caula. Non sapevo che ci fosse anche Francesca.
I giovani Caula si
rivolgevano agli amici del loro padre ogni volta che avevano qualche problema
con i documenti italiani e noi ci davamo da fare per quanto possibile per dare
loro una mano. I figli dei connazionali sono anche in un certo senso nostri e
la loro sorte ci sta molto a cuore.
Certo il passaporto
italiano ha per gli italo-dominicani un grandissimo valore perché apre le porte
degli Stati Uniti, punto di arrivo di gran parte delle aspirazioni e dei sogni
dei dominicani. Francesca era anche italiana come le sue due figlie, una di loro
addirittura è nata in Italia.
Due anni fa conobbe
un portoricano per internet e si trasferì a vivere con lui a Orlando insieme
alle bambine. Si sposò e stava regolarizzando il suo status migratorio negli
Stati Uniti. Nel frattempo aveva partorito un’altra bambina, figlia del
portoricano.
A un certo punto
dopo un anno e otto mesi Francesca è deceduta all’improvviso. Capita di morire a
tanti anche giovani in posti dove prima di chiederti dove ti fa male ti
chiedono se hai soldi per pagare la visita.
Dall’autopsia è
emersa come causa di morte la setticemia, un’infezione diffusa che spesso è
mortale se non trattata adeguatamente.
Il giorno dopo il
decesso Francesca avrebbe compiuto gli anni. Suo marito la lasciò abbandonata
nell’obitorio. “Buttò via tutto ciò che le apparteneva e che non aveva valore.
Per far vedere Francesca alla mamma le chiese il pagamento di un mese di
affitto e del funerale o della cremazione” sostiene Fabiana. E ancora “la mamma
chiamò la polizia per poter vedere le bambine. Lo abbiamo pregato di lasciarci
le bambine, ma lui si rifiuta. La gente dice che vuole i soldi del governo”.
Fabiana sostiene che Francesca lo
manteneva per cui ora non è strano che voglia trarre vantaggio dall’affidamento
delle minori.
Le due bambine hanno due padri biologici diversi che non possono presentarsi
negli Stati Uniti a reclamarle. Secondo le autorità della Florida non è
possibile consegnarle alla madre di Francesca. Resta quindi come padre tutore il
portoricano.
La madre di Francesca si rivolgerà lunedì prossimo al consolato italiano di
Miami. Speriamo che le bambine possano far ritorno nella Repubblica Dominicana.
Del resto il loro status migratorio è illegale per cui stando a quanto si legge
ogni giorno non ci dovrebbero essere problemi. Comunque seguiamo la vicenda da
vicino e incrociamo le dita.