Ho incontrato Andrés per la strada del “barrio” in mezzo
alle pozzanghere delle piogge torrenziali di ieri sera. Erano anni che non lo
vedevo. Classe 1951, una vita che è a Santo Domingo. Ha trascorso 22 mesi nel carcere bolgia di La
Victoria dove si è ammalato ed è sopravvissuto per puro caso. Alla base di
tutto, una denuncia per pornografia infantile, poi mutata in sfruttamento della
prostituzione minorile. Non sono state trovate prove e non ci sono state
testimonianze contro di lui, ma il processo non arrivava mai a sentenza.
Andrés sostiene che ci fosse di mezzo tanta corruzione,
che qualcuno volesse il suo appartamento. Ma Andrés è in affitto. Non glielo
credevano e le cose sono rimaste nel solito limbo che è in realtà una condanna a morte se si è anziani.
E’ sempre
vissuto da solo, non ha nessuno. Eppure i suoi vicini di casa e conoscenti
dominicani non gli hanno fatto mai mancare il loro aiuto. Periodicamente gli
arrivavano in carcere delle somme raccolte tra di loro, chi contribuiva con 500
chi con 1000 pesos. In carcere qui tutto costa, anche l’acqua potabile.
Una ragazza
haitiana 23enne non ha mai smesso di fargli visita e forse Andrés è
sopravvissuto grazie a lei. “La sposerai?” Gli ho chiesto. “E’ troppo giovane,
ma ho bisogno di una donna, non posso rimanere da solo”. “Beh, gli ho detto, “presentamela allora, fammi conoscere questa
ragazze, è una persona valida che va tenuta presente”. Dove la trova una così?
E poi se gli ha salvato la vita sarebbe giusto ricompensarla. Cercarsi un’altra
donna e pensare che possa essere altrettanto disinteressata e buona è una sfida
alla buona sorte.
L’ambasciata
tedesca non lo ha mai abbandonato. “Non è vero che non hai una famiglia. La tua
famiglia siamo noi”, gli continuavano a dire.
A risolvere il
tutto è stata, infatti, una lettera dell’ambasciatore indirizzata al Ministero
degli Affari Esteri. Si è arrivati quindi a sentenza e ora Andrés è in libertà.
Tanta fortuna nella sfortuna. Altri devono marcire in galera. Non c’è pietà per
nessuno, men che meno per stranieri innocenti ma squattrinati.
Forse Andrés
tornerà in Germania. Lo stato lo accoglierà mettendogli a disposizione un
appartamento di 52 mq e 2000 euro una tantum per l’acquisto di elettrodomestici
nonché una pensione mensile di 500 euro. La prospettiva è allettante… Al suo
posto non ci penserei due volte!