Sugli uragani c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare.
Dorian, la nostra “vecchia” conoscenza, ha fatto carriera nella sua vita di
qualche settimana ed è diventato un mostro anzi un vero incubo per milioni di
persone. Si trova ora nella Gran Bahamas dove “frulla”a 200 km/h da diverse ore
riversando piogge di oltre mezzo metro e provocando moti ondosi vicini ai 10
metri. “Frulla” come ben sa chi ha esperimentato di persona questo tipo di
fenomeno naturale e non si sposta nemmeno di un millimetro. Immaginare qualcosa di peggio riesce alquanto
difficile. Sono cose comunque che stanno capitando sempre con maggiore
frequenza nei tropici in tempi di cambiamento climatico.
Nelle Bahamas è rimasto poco da distruggere e i 400.000
abitanti sopravvivono asserragliati nei loro rifugi in attesa che l’incubo
decida una buona volta di andare da qualche altra parte. Si prevede che nelle
prossime ore Dorian proseguirà verso nord senza addentrarsi nella terraferma.
“Le Bahamas sono attualmente in guerra sotto l’attacco
dell’uragano Dorian”. Lo sostiene il primo ministro dell’arcipelago ex-britannico.
È stata confermata la morte di cinque persone. Ci sono segnalazioni non
ufficiali di numerosi cadaveri galleggianti nelle isole Abaco. Le linee
elettriche sono a terra e gli alberi praticamente tutti abbattuti. Le squadre
di riscatto si recheranno nei posti dove ci sono persone in pericolo non appena le condizioni
meteorologiche lo consentano.
Nelle immagini diffuse dagli abitanti delle isole Abaco
si possono vedere automobili e case sommerse dall’acqua che ha trasformato le
strade in fiumi con venti che hanno raggiunto talvolta anche i 350 km/h.
Lo spostamento previsto lungo il litorale della Florida
non sarà esente da danni per le cittadine costiere. Non si sa se e quando
Dorian si addentrerà nella terra ferma. Per le prossime 48 ore si prevede che
manterrà la sua attuale potenza di categoria 4. Gradualmente poi la sua
intensità dovrebbe diminuire.
Il governatore della Carolina del Sud ha ordinato l’evacuazione
obbligatoria a partire da mezzogiorno di ieri.