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martedì 3 settembre 2019

L’incubo Dorian resta fermo nelle Bahamas dove ormai non c’è più niente da distruggere…



Sugli uragani c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare. Dorian, la nostra “vecchia” conoscenza, ha fatto carriera nella sua vita di qualche settimana ed è diventato un mostro anzi un vero incubo per milioni di persone. Si trova ora nella Gran Bahamas dove “frulla”a 200 km/h da diverse ore riversando piogge di oltre mezzo metro e provocando moti ondosi vicini ai 10 metri. “Frulla” come ben sa chi ha esperimentato di persona questo tipo di fenomeno naturale e non si sposta nemmeno di un millimetro.  Immaginare qualcosa di peggio riesce alquanto difficile. Sono cose comunque che stanno capitando sempre con maggiore frequenza nei tropici in tempi di cambiamento climatico.
Nelle Bahamas è rimasto poco da distruggere e i 400.000 abitanti sopravvivono asserragliati nei loro rifugi in attesa che l’incubo decida una buona volta di andare da qualche altra parte. Si prevede che nelle prossime ore Dorian proseguirà verso nord senza addentrarsi nella terraferma.
“Le Bahamas sono attualmente in guerra sotto l’attacco dell’uragano Dorian”. Lo sostiene il primo ministro dell’arcipelago ex-britannico.
È stata confermata la morte di cinque persone. Ci sono segnalazioni non ufficiali di numerosi cadaveri galleggianti nelle isole Abaco. Le linee elettriche sono a terra e gli alberi praticamente tutti abbattuti. Le squadre di riscatto si recheranno nei posti dove ci sono  persone in pericolo non appena le condizioni meteorologiche  lo consentano.
Nelle immagini diffuse dagli abitanti delle isole Abaco si possono vedere automobili e case sommerse dall’acqua che ha trasformato le strade in fiumi con venti che hanno raggiunto talvolta anche i 350 km/h.
Lo spostamento previsto lungo il litorale della Florida non sarà esente da danni per le cittadine costiere. Non si sa se e quando Dorian si addentrerà nella terra ferma. Per le prossime 48 ore si prevede che manterrà la sua attuale potenza di categoria 4. Gradualmente poi la sua intensità dovrebbe diminuire.
Il governatore della Carolina del Sud ha ordinato l’evacuazione obbligatoria a partire da mezzogiorno di ieri.