Oggi il governo dovrebbe giurare, ma…
C’è sempre un “ma” a quanto pare. A Luigi Di Maio l’ex
creatura di Beppe Grillo la Farnesina non piace. Eppure è uno dei ministeri più
importanti, soggetto tra l’altro al vaglio del presidente della Repubblica,
come il Viminale e l’Economia. A questi saranno destinati quasi sicuramente due
tecnici di gradimento di Mattarella.
Zingaretti e l’avvocato del popolo non sanno come levarsi
Di Maio di torno. L’Elevato Belin avrebbe una mezza idea, ma ci vuole
tempo. E poi non è detto che ci riesca,
il tragitto da percorrere è ancora lungo e ci potrebbero essere agguati in
qualche varco. Tutto è possibile nella lotta per il potere. Lo insegna la
Bibbia, che su queste cose è molto istruttiva. E poi si suole dire che nella
guerra e nell’amore tutto è lecito. Il potere è un po’ di tutt’e due queste
cose… Lo insegna anche la storia!
Per noi italiani all’estero si presenta quindi la
prospettiva di avere alla Farnesina il capo politico del M5S. Non ci vuole molto per capire che questa
posizione non è la sua e non per mancanza di capacità, perché il ragazzo ha una
grandissima intelligenza, quanto perché l’estero non fa parte dei suoi interessi.
Viene da pensare alla massima latina del “Promoveatur ut
admoveatur”. Lo promuovono per rimuoverlo. Ma Giggino il latino lo
mastica, proviene dalla maturità
classica, non serve dire altro…
Il ministro uscente Enzo Moavero Milanesi non apparteneva
né alla Lega né al M5S. Non era un uomo
del Cambiamento. Ricordiamo qualche sua battuta infelice di equiparazione dei
nostri emigranti del passato con gli attuali migranti che vengono accolti ogni
giorno in Italia.
L’estero è un settore nevralgico per l’Italia e non
soltanto per le relazioni con gli altri paesi. Ci sono i nuovi emigranti
italiani, giovani e non che abbandonano da soli o con le loro famiglie il
nostro paese alla ricerca di un lavoro all’estero. Ci sono cinque milioni di
oriundi con passaporto italiano che invadono il mercato del lavoro
internazionale, facendo concorrenza ai cittadini italiani nativi e creando situazioni
di ressa presso gli sportelli consolari. Ci sono poi altri milioni di oriundi
aventi diritto alla cittadinanza italiana che affollano la nostra rete
consolare.
Il Governo del Cambiamento a livello estero non ha
risolto niente. Con Moavero Milanesi come ministro, la Farnesina ha dato l’impressione
di continuare ad essere un’enclave del PD. Sono stati destinati alla rete
diplomatica comunque meno fondi nel 2018 rispetto a quelli elargiti nel 2017. Probabilmente con l’alleanza M5S-PD passerà lo
ius solis e lo ius sanguinis verrà limitato alla seconda generazione. Un’ipotesi
questa che è stata presa in considerazione da Salvini e da lui abbandonata a
seguito delle pressioni del sottosegretario MAIE Ricardo Merlo.
A proposito chissà se i due senatori del MAIE sosterranno
il nuovo governo e chissà se l’onorevole Merlo continuerà a svolgere le
funzioni di sottosegretario?