Non è stato facile scoprire che Ricardo Merlo
presidente del MAIE aveva optato per dare la fiducia al nuovo governo. Nemmeno
Italia-Chiama-Italia ne ha parlato eppure è il giornale più vicino al senatore
italo-argentino.
Comunque la notizia da me pubblicata si è diffusa a
livello mondiale in un baleno ed ha lasciato perplessi gli attivisti del MAIE,
soprattutto in Europa. Vogliono chiarimenti, sono in subbuglio… “Il Sì è stato
solo il motivo per rimanere a galla, per mantenere la poltrona? Se è così, non
lo digerisco. I coordinatori MAIE EUROPA esigono una risposta ben dettagliata.”
Si legge nel muro di Facebook di un importante coordinatore MAIE europeo.
Al riguardo il consulente politico del MAIE, Gian
Luigi Ferretti sostiene che: “ Per contare bisogna essere nella sala di
comando”.
Sala di comando di un governo PD…
Questo governo è una coalizione tra un partito, il
PD, e un insieme eterogeneo di inesperti soggetti piazzati lì dagli elettori
populisti conquistati dalla retorica di Grillo, Di Maio e Di Battista. Se ora
che il governo deve ancora partire esiste una quasi coalizione sbilanciata a
favore del PD per il fatto che il premier appartiene a quello schieramento, e
non lo sapevamo, tra poco l’omogeneità sarà totale, previa la defenestrazione
di Di Maio, degradato a deputato semplice. Una strategia già in esecuzione da
parte di Grillo e di Conte. Siamo in presenza quindi in realtà di un nuovo
governo PD che durerà fino alla scadenza della legislatura.
Merlo e Ferretti hanno visto giusto. Una poltrona
fino alle prossime elezioni vale bene la fiducia. Ma, questa poltrona, gliela
daranno? Se lo chiede anche più di qualche coordinatore MAIE.
Il PD però è il nemico giurato della rete
diplomatica che mette sempre in secondo piano per favorire la cooperazione
internazionale dove vanno a finire quasi tutti i fondi stanziati al MAECI e dove c’è
anche trippa per gatti per i funzionari vari, tante società offshore, tanti
pagamenti in contanti in paesi tra i più corrotti del mondo. A pensar male ci
si azzecca sempre!
L’estero è un feudo del PD.
Il MAIE ha appoggiato quindi con il suo voto il
ritorno del PD al governo. E se per la rete diplomatica non ci si può attendere
niente di buono, con Merlo o senza Merlo come sottosegretario, ad altri livelli
lo scopo del PD è fare proprio scomparire la figura del cittadino italiano
residente all’estero, innanzitutto, approvando lo ius sanguinis, riducendo la
trasmissione della cittadinanza alla seconda generazione e infine non erogando
i servizi consolari e costringendo i nostri connazionali a naturalizzarsi nei
paesi di residenza.
Merlo ha voluto mantenere la sua poltrona. Lo ha
fatto a fin di bene? Una tesi difficile da sostenere. Il ritorno del PD al
governo può solo recare danno alla comunità italiana residente all’estero con
Merlo o senza Merlo.